Concetti Chiave
- Il voto deve essere personale, espresso direttamente dall'elettore, con possibilità di assistenza solo per motivi certificati.
- Il principio di uguaglianza del voto vieta il voto plurimo o multiplo, garantendo un voto per elettore.
- È fondamentale che il voto sia libero, esente da costrizioni e con garanzia di libera formazione delle opinioni.
- Il voto segreto è essenziale per la libertà di espressione, con divieti su dispositivi che possano violare tale segretezza.
- L'esercizio del voto è visto come un dovere civico, frutto di un compromesso tra diverse visioni politiche e sociali.
Riconoscimento costituzionale del diritto di voto
la Costituzione vuole che il voto sia:
- personale, cioè che il voto debba essere espresso da ciascun cittadino di persona. Infatti si ritiene che il voto per delega non sia legittimo: la legge prevede che, sulla base di certificati medici che attestino l’impossibilità di votare senza l’assistenza di un’altra persona, è possibile farsi accompagnare, ma l’elettore è presente di persona e nessuno può fare da accompagnatore per più di un elettore;
- uguale, nel senso che non sarebbe legittimo il voto plurimo o multiplo, cioè consentire a particolari categorie di elettori di esprimere un voto che vale più di uno o di votare più volte.
- libero, nel senso che il voto deve essere esente da qualsiasi forma di costrizione (perciò la legge vieta, presso le sezioni elettorali, ogni forma di propaganda elettorale, che invece a una certa distanza dal seggio resta ammessa); e libero anche nel senso che deve essere garantita la libera formazione delle opinioni degli elettori;
- segreto, da sempre il baluardo più sicuro e il presupposto stesso di un voto libero per ragioni che non c’è bisogno di richiamare (al punto che è vietato portare all’interno della cabina elettorale telefoni cellulari o altre apparecchiature che permettano di fotografare la scheda votata). Il riferimento nel secondo comma dell’art. 48 all’esercizio del voto come dovere civico è il frutto del compromesso che permise di superare una delle contese più aspre durante il dibattito costituente sulla materia elettorale. Erano allora in ballo concezioni diverse sulla posizione dell’individuo nella società e nell’ordinamento e, al contempo, interessi e aspettative contrastanti fra le diverse forze politiche. Si disputava fra chi concepiva il voto come un diritto dell’individuo e chi lo concepiva, prevalentemente o anche, come una funzione (cioè un potere che si deve esercitare in quanto membri della collettività), e dunque un dovere il cui mancato adempimento avrebbe addirittura giustificato sanzioni.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche fondamentali del diritto di voto secondo la Costituzione?
- Come viene garantita la libertà del voto durante le elezioni?
- Qual è il significato del voto come dovere civico secondo l'articolo 48 della Costituzione?
La Costituzione stabilisce che il voto deve essere personale, uguale, libero e segreto, garantendo che ogni cittadino esprima il proprio voto senza delega, con uguale valore, senza costrizioni e in modo riservato.
La libertà del voto è garantita vietando qualsiasi forma di propaganda elettorale presso le sezioni elettorali e assicurando la libera formazione delle opinioni degli elettori.
L'articolo 48 definisce il voto come un dovere civico, frutto di un compromesso tra diverse concezioni del voto come diritto individuale o funzione collettiva, superando le contese tra le forze politiche durante il dibattito costituente.