Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il voto deve essere personale, espresso direttamente dall'elettore, con possibilità di assistenza solo per motivi certificati.
  • Il principio di uguaglianza del voto vieta il voto plurimo o multiplo, garantendo un voto per elettore.
  • È fondamentale che il voto sia libero, esente da costrizioni e con garanzia di libera formazione delle opinioni.
  • Il voto segreto è essenziale per la libertà di espressione, con divieti su dispositivi che possano violare tale segretezza.
  • L'esercizio del voto è visto come un dovere civico, frutto di un compromesso tra diverse visioni politiche e sociali.

Riconoscimento costituzionale del diritto di voto

la Costituzione vuole che il voto sia:
- personale, cioè che il voto debba essere espresso da ciascun cittadino di persona. Infatti si ritiene che il voto per delega non sia legittimo: la legge prevede che, sulla base di certificati medici che attestino l’impossibilità di votare senza l’assistenza di un’altra persona, è possibile farsi accompagnare, ma l’elettore è presente di persona e nessuno può fare da accompagnatore per più di un elettore;
- uguale, nel senso che non sarebbe legittimo il voto plurimo o multiplo, cioè consentire a particolari categorie di elettori di esprimere un voto che vale più di uno o di votare più volte.

In altre parole, il principio di eguaglianza del voto opera «in entrata» nella fase in cui viene espresso e, secondo la Corte costituzionale, non si estende al risultato delle elezioni (sent. 429/1995: ma la giurisprudenza più recente ha applicato questo principio anche al voto «in uscita»;
- libero, nel senso che il voto deve essere esente da qualsiasi forma di costrizione (perciò la legge vieta, presso le sezioni elettorali, ogni forma di propaganda elettorale, che invece a una certa distanza dal seggio resta ammessa); e libero anche nel senso che deve essere garantita la libera formazione delle opinioni degli elettori;
- segreto, da sempre il baluardo più sicuro e il presupposto stesso di un voto libero per ragioni che non c’è bisogno di richiamare (al punto che è vietato portare all’interno della cabina elettorale telefoni cellulari o altre apparecchiature che permettano di fotografare la scheda votata).
Il riferimento nel secondo comma dell’art. 48 all’esercizio del voto come dovere civico è il frutto del compromesso che permise di superare una delle contese più aspre durante il dibattito costituente sulla materia elettorale. Erano allora in ballo concezioni diverse sulla posizione dell’individuo nella società e nell’ordinamento e, al contempo, interessi e aspettative contrastanti fra le diverse forze politiche. Si disputava fra chi concepiva il voto come un diritto dell’individuo e chi lo concepiva, prevalentemente o anche, come una funzione (cioè un potere che si deve esercitare in quanto membri della collettività), e dunque un dovere il cui mancato adempimento avrebbe addirittura giustificato sanzioni.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche fondamentali del diritto di voto secondo la Costituzione?
  2. La Costituzione stabilisce che il voto deve essere personale, uguale, libero e segreto, garantendo che ogni cittadino esprima il proprio voto senza delega, con uguale valore, senza costrizioni e in modo riservato.

  3. Come viene garantita la libertà del voto durante le elezioni?
  4. La libertà del voto è garantita vietando qualsiasi forma di propaganda elettorale presso le sezioni elettorali e assicurando la libera formazione delle opinioni degli elettori.

  5. Qual è il significato del voto come dovere civico secondo l'articolo 48 della Costituzione?
  6. L'articolo 48 definisce il voto come un dovere civico, frutto di un compromesso tra diverse concezioni del voto come diritto individuale o funzione collettiva, superando le contese tra le forze politiche durante il dibattito costituente.

Domande e risposte

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