Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Lo sciopero dei pubblici servizi può essere revocato solo se la decisione è presa almeno cinque giorni prima del suo inizio.
  • Revocare uno sciopero poco prima della sua data di inizio può essere considerato un comportamento antisindacale, ad eccezione dei casi in difesa dell'ordine costituzionale.
  • La definizione delle prestazioni minime indispensabili durante uno sciopero è demandata ai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL).
  • Le procedure per la gestione dei conflitti nei pubblici servizi includono la mediazione di un'autorità pubblica e devono essere approvate dalla Commissione di garanzia.
  • La Commissione di garanzia valuta la legittimità degli accordi sindacali sia dal punto di vista legale sia politico, tenendo conto degli interessi della collettività.

Indice

  1. Revoca dello sciopero
  2. Legittimità e prestazioni minime
  3. Ruolo della Commissione di garanzia

Revoca dello sciopero

Lo sciopero dei pubblici servizi può essere revocato, però a patto che la revoca sia disposta almeno cinque giorni prima della data prevista per l’inizio dello sciopero.

Se lo sciopero dei pubblici servizi viene revocato in prossimità della data prevista per il suo inizio, chi lo ha indetto è considerato autore di un comportamento antisindacale: l’effetto annuncio, infatti, lederebbe la società amministrativa, che nel frattempo si era organizzata per provvedere a nuove contromisure logistiche.

Legittimità e prestazioni minime

La sola ipotesi in cui lo sciopero è legittimo anche se revocato in prossimità del suo inizio è quello in difesa dell’ordine costituzionale.

La legge non definisce il livello minimo indispensabile dei pubblici servizi che deve essere erogato anche in caso di sciopero. Essa rinvia tale individuazione ai contratti collettivi.

Le prestazioni minime indispensabili sono quindi stabilite dai CCNL, i quali stabiliscono anche la procedura di raffreddamento del conflitto (che si svolge con la mediazione di un’autorità pubblica, ad esempio il ministro delle pubbliche amministrazioni, di un prefetto o di un comune, a seconda che il conflitto abbia dimensione nazionale, regionale o comunale).

Il soggetto pubblico esprime poteri autoritativi perché, il conflitto sorto nell’ambito di uno sciopero dei pubblici servizi, interessa e lede sempre l’intera collettività.

Ruolo della Commissione di garanzia

Gli accordi collettivi raggiunti tra le parti sociali e le pubbliche amministrazioni devono essere validati dalla Commissione di garanzia, che effettua un vaglio di idoneità sul fatto della salvaguardia delle regole previste dalla legge. Nel valutare la suddetta idoneità, la Commissione di garanzia acquisisce il potere, necessario ma non vincolante, delle società dei consumatori e degli utenti (ad esempio il Codacons).

La valutazione effettuata dalla Commissione di garanzia attiene sia all’ambito legale, sia al profilo dell’opportunità politica. La valutazione, quindi, deve tener conto di tutti gli interessi chiamati in causa.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le condizioni per la revoca di uno sciopero dei pubblici servizi?
  2. Lo sciopero può essere revocato solo se la revoca avviene almeno cinque giorni prima della data prevista per l'inizio, altrimenti è considerato comportamento antisindacale.

  3. Come vengono stabilite le prestazioni minime indispensabili durante uno sciopero?
  4. Le prestazioni minime indispensabili sono stabilite dai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL), che definiscono anche la procedura di raffreddamento del conflitto.

  5. Qual è il ruolo della Commissione di garanzia negli scioperi dei pubblici servizi?
  6. La Commissione di garanzia valida gli accordi collettivi e valuta l'idoneità delle regole previste dalla legge, tenendo conto degli interessi legali e politici coinvolti.

Domande e risposte

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