Concetti Chiave
- I regolamenti dell'UE hanno portata generale e sono obbligatori in tutti gli elementi, applicabili direttamente in ciascuno degli stati membri.
- Le direttive vincolano gli stati membri per il risultato da raggiungere, ma non sono direttamente applicabili ai cittadini come i regolamenti.
- La costituzione italiana consente alle regioni di attuare immediatamente le direttive, con potere sostitutivo statale in caso di inadempienza.
- I regolamenti sono completi e privi di lacune, mentre le direttive offrono maggiore discrezionalità agli stati sulle modalità di attuazione.
- Un regolamento entra in vigore simultaneamente in tutti gli stati membri dopo la pubblicazione, mentre una direttiva richiede un atto normativo interno per essere applicata.
Indice
Differenze tra regolamento e direttiva
La summa divisio per comprendere le fonti derivate dell’UE è quella tra regolamento e direttiva.
Il regolamento ha portata generale: esso è obbligatorio in tutti i suoi elementi ed è direttamente applicabile in ciascuno degli stati membri dell’UE. Analogamente a quanto accade per le fonti del diritto interno, la principale caratteristica del regolamento dell’UE è la generalità, cioè la capacità di essere applicata erga omnes.
Funzionamento delle direttive UE
La direttiva, invece, vincola gli stati cui è rivolta per quanto riguarda il risultato da raggiungere. Al contrario del regolamento, quindi, la direttiva non acquisisce efficacia direttamente nei confronti dei cittadini, bensì esclusivamente nei confronti degli stati.
Tramite l’articolo 117 (comma 5), la costituzione riconosce alle regioni il potere di attuare immediatamente le direttive. L’articolo 117.5 prevede un potere sostitutivo statale in caso di inadempienza della direttiva.
Applicabilità e discrezionalità delle direttive
La prima differenza tra regolamento e direttiva è costituita dai destinatari cui esse sono applicabili: tutti i cittadini nel primo caso; gli stati nel secondo.
Mentre il regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi, e dunque evoca una disciplina completa e priva di lacune; la direttiva, invece, contiene esclusivamente dei risultati da raggiungere entro uno specifico lasso di tempo, il suo contenuto, quindi, è meno completo e «pressante» di quello del regolamento e riguarda esclusivamente il fine da raggiungere, mai le modalità o i mezzi tramite cui ottenere il risultato indicato. La direttiva, dunque, lascia agli stati maggiore discrezionalità.
Un regolamento dell’UE, inoltre, è direttamente applicabile in ciascuno degli stati membri (una volta pubblicato sulla gazzetta ufficiale dell’UE, terminata la vacatio legis, esso entra in vigore contemporaneamente in tutti i 27 stati aderenti), la direttiva, invece, non è mai automaticamente applicabile, ma lo diventa esclusivamente nel momento in cui ciascuno stato fa propria tale direttiva recependola con un atto normativo interno.
Domande da interrogazione
- Qual è la principale differenza tra un regolamento e una direttiva dell'UE?
- Come funziona l'applicazione delle direttive UE negli stati membri?
- Cosa succede se uno stato membro non attua una direttiva UE?
La principale differenza è che il regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in tutti gli stati membri, mentre la direttiva vincola solo gli stati per quanto riguarda il risultato da raggiungere, lasciando loro discrezionalità sui mezzi.
Le direttive UE vincolano gli stati membri al raggiungimento di determinati risultati, ma non sono direttamente applicabili ai cittadini. Gli stati devono recepirle con atti normativi interni per renderle efficaci.
In caso di inadempienza di una direttiva, l'articolo 117.5 della costituzione prevede un potere sostitutivo statale per garantire l'attuazione della direttiva.