Concetti Chiave
- La violazione del copyright è un reato comune online, dove ogni creator è potenzialmente un detentore di diritti d'autore, quindi è fondamentale conoscere quali contenuti sono protetti.
- Sono soggette a copyright opere audiovisive, registrazioni audio, opere scritte, visive, teatrali, videogiochi e software, conferendo al creatore diritti esclusivi di utilizzo.
- Per usare contenuti protetti da copyright, è necessario ottenere il consenso dell'autore, inclusi i diritti per l'uso di volti di persone in immagini pubbliche.
- La diffamazione online è un reato aggravato per la diffusività delle offese, con conseguenze legali che includono reclusione o multe significative.
- L'Hate speech è un fenomeno complesso che coinvolge discorsi di odio e intolleranza, con pesanti conseguenze legali, supportato da un codice di condotta europeo per contrastarlo.
Indice
L'importanza del copyright
Con l’avvento dei social, al giorno d’oggi siamo tutti creator e produciamo contenuti, di conseguenza siamo tutti detentori di diritti d’autore. Quindi è importante sapere quali contenuti sono protetti da copyright e come usare le immagini che troviamo online.
La proprietà del copyright conferisce al titolare il diritto esclusivo di utilizzare l'opera, con qualche eccezione. Quando una persona crea un'opera originale fissata su un supporto fisico, ne detiene automaticamente il copyright. Molti tipi di opere soddisfano i requisiti necessari per essere protetti da copyright, tra cui:
Opere audiovisive, come programmi TV, film e video online
Registrazioni audio e composizioni musicali
Opere scritte, come lezioni, articoli, libri e composizioni musicali
Opere visive, come dipinti, poster e pubblicità
Videogiochi e software per computer
Opere teatrali, come commedie teatrali e musical
Diritti e doveri dei creator
In quanto creator, se qualcuno stesse usando l’opera di cui si detiene il diritto d’autore senza consenso, si ha il diritto di richiederne la rimozione e anche di essere risarcito per i danni. Quindi, se si vuole usare un prodotto altrui, bisogna scrivere all’autore per ottenere il consenso di utilizzare il suo contenuto e stabilire un accordo, su come citarlo o altro.
Lo stesso vale per la presenza dei visi delle persone in contenuti pubblici. Se in una foto o in un video è mostrato il volto di una persona, bisogna ottenere anche il suo consenso.
Uso delle immagini online
Quindi se serve e un’immagine non coperta da copyright professionale e non la si vuole acquistare si possono usare liberamente siti di foto free.
Su Google è possibile filtrare le immagini e i video per ottenere soltanto contenuti non protetti da diritti d’autore.
Bisogna inserire l’argomento desiderato nella barra di ricerca di Google, poi cliccare su “Immagini” per avere risultati solo su foto. Poi bisogna cliccare su “Strumenti” e Selezionare Licenze Creative Commons per essere certi che le immagini siano libere da copyright.
Diffamazione e social media
Per diffamazione, in diritto, s'intende una condotta mirante ad offendere e/o screditare la reputazione altrui, in presenza di due o più persone e in assenza dell’interessato. Se avviene sui social il reato è aggravato, perché le offese arrecate sono pubbliche e visibili da tutti, quindi si moltiplica la diffusività dell’offesa. Per il reato di diffamazione è prevista la reclusione fino a due anni o la multa fino a poco più di 2mila euro.
Il sottile confine tra diritto di critica e diffamazione è molto sottile, dato che anche se non tutte le opinioni sono qualificate, tutte sono legittime, quindi devono poter essere espresse. Poter dire ciò che si vuole, in un’epoca in cui, attraverso i social network, uno commento viene reso pubblico, presenta però due problematiche essenziali.
In primo luogo il numero dei potenziali utenti di internet è elevatissimo e, in secondo luogo, il “post” è praticamente indelebile, visto che anche la sua cancellazione non garantisce il diritto all’oblio. Quindi è più che necessario saper distinguere l’interesse pubblico (a poter dire ciò che si vuole) e la tutela dei diritti individuali (non essere oggetto di insulto).
Sostituzione di persona
Non tutti sanno che “spacciarsi per qualcun altro” può determinare gravi conseguenze dal punto di vista legale. Si tratta di un comportamento da non compiere con leggerezza per evitare di essere puniti penalmente. Non sempre, comunque, è facile capire a priori se si tratta o meno di reato. La linea di confine a volte non è del tutto netta, ma possiamo cercare di capire in quali casi un individuo rischia di essere accusato di sostituzione di persona.
È un comportamento già noto ai tempi del diritto romano e si tratta dell’accusa di spacciarsi per qualcun altro, attribuendosi un nome falso, uno stato o una qualità che non si possiede. Secondo la legge italiana, la sostituzione di persona è un reato quando viene realizzata con lo scopo di procurare un vantaggio per sé o per altri.
Ci possono essere conseguenze dal punto di vista legale nel caso tale comportamento venga intrapreso per ottenere dei vantaggi a discapito di altri. Assumere il nome e il cognome di un altro può permettere all’interessato di ottenere dei benefici di vario tipo. Un esempio può essere quello di un individuo che si spaccia per qualcun altro durante una telefonata, per farsi dare informazioni. Oppure, al giorno d’oggi, un utente potrebbe iscriversi su un social network con un’identità falsa con lo scopo di ledere la reputazione e la dignità a qualcuno.
Segnalazione di illeciti online
E' possibile segnalare e far bloccare il profilo di chi sta commettendo l’illecito agendo all’interno del social: bisogna cliccare sulla voce “Segnala/Blocca”, e nella finestra scegliere l’opzione che si ritiene idonea al caso. È inoltre possibile specificare il motivo della segnalazione. Ogni social e piattaforma ha le proprie modalità, ma queste indicazioni generiche dovrebbero funzionare nella maggior parte dei casi. Se si presentano problematiche più gravi, è possibile segnalare l’accaduto, fisicamente o online, alla Polizia postale, una specialità della Polizia di Stato italiana preposta al contrasto delle frodi postali e del crimine informatico.
Odio online e hate speech
Con la diffusione di Internet, comunicare è diventato più rapido e semplice. La Rete ha amplifica la libertà di espressione e la diffusione dei messaggi, compresi quelli di odio. L’odio online si esprime in un contesto in cui la comunicazione è veloce e si muove in spazi i cui confini sono difficili da delimitare. Ciò lo rende un fenomeno molto complesso, infatti non è solo il contenuto dei messaggi d’odio postati, a fare la differenza, ma anche il modo in cui vengono diffusi da un gran numero di persone e gli effetti a catena che si possono innescare.
Quando parliamo di odio online, o hate speech, facciamo riferimento a parole e discorsi il cui unico scopo è esprimere odio e intolleranza verso una persona o un gruppo. Non è colpevole soltanto chi umilia direttamente il bersaglio, ma anche chi istiga altre persone al disprezzo e alla discriminazione verso degli individui. Tutti possono essere potenziali bersagli dell’Hate speech, sia singoli individui (famosi e non famosi) o determinati gruppi di persone (stranieri, fedeli di altra religione, persone con diverso orientamento sessuale o identità di genere, donne, disabili, avversari politici).
Hater è il sostantivo di odiare (hate in inglese) e sta a significare “colui che odia”. La traduzione letterale della parola inglese Hater è odiatore, nemico, avversario, persona che è avversa. Con l'avvento della rete la parola è entrata nel gergo comune ed identifica gli Internet haters, ovvero persone che spesso diffondono il proprio odio su Internet.
Di sicuro tutti noi ci siamo imbattuti nella figura dell’Hater, i cosiddetti “Leoni da tastiera”. Li riconosciamo perché usano un linguaggio violento per insultare e andare contro tutto e tutti. Politici, professionisti, star, scrittori, artisti sono i più colpiti. Ma chiunque può finire nel mirino di un hater. Lo fanno per nascondere le loro frustrazioni e la loro insicurezza, per sentirsi più forti, per aumentare la loro autostima. Infatti, spesso gli haters sono persone comuni, che nella vita reale non usano determinate espressioni o atteggiamenti. Eppure, davanti al computer, danno sfogo ad aggressività e violenza verbale, dato che, nascondendosi a distanza dietro uno schermo, si sentono meno responsabili di quello che dicono e fanno. Come nei casi di cyberbullismo, si sentono deresponsabilizzati, perché l'anonimato li convince di potersi muovere senza temere di subire alcune conseguenze, come se ad agire fosse un alter ego.
Conseguenze legali dell'hate speech
Nel maggio 2016 però, la commissione dell’Unione europea ha firmato un codice di condotta per il contrasto all’hate speech on line con le maggiori piattaforme di social media. Si tratta del “Codice di condotta contro le forme illegali di incitamento all’odio on line”, sottoscritto dalla Commissione europea assieme alle piattaforme di Facebook, Microsoft, Twitter e YouTube. Poi si sono aggiunti anche Instagram, Google e Snapchat.
Nel campo delle conseguenze penali, in Italia si può arrivare a multe fino a 6mila euro e alla reclusione fino a 4 anni per chi istiga a commettere violenze per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, che diventano 6 anni per chi organizza associazioni o movimenti mossi da questi propositi.
Domande da interrogazione
- Quali tipi di opere sono protette dal copyright?
- Come si può utilizzare legalmente un'opera protetta da copyright?
- Come si può filtrare su Google le immagini libere da copyright?
- Cosa si intende per diffamazione e quali sono le sue conseguenze legali?
- Cosa significa sostituzione di persona e quali possono essere le conseguenze legali?
Sono protette dal copyright opere audiovisive, registrazioni audio e composizioni musicali, opere scritte, opere visive, videogiochi e software per computer, e opere teatrali.
Per utilizzare legalmente un'opera protetta, è necessario ottenere il consenso dell'autore, stabilendo un accordo su come citarlo o su altre modalità di utilizzo.
Su Google, si possono filtrare le immagini selezionando "Licenze Creative Commons" dopo aver cliccato su "Strumenti" nella sezione "Immagini", per ottenere contenuti non protetti da diritti d'autore.
La diffamazione è una condotta che mira a offendere la reputazione altrui, con reclusione fino a due anni o multa fino a poco più di 2mila euro come conseguenze legali.
La sostituzione di persona si verifica quando qualcuno si spaccia per un altro per ottenere vantaggi, comportando possibili conseguenze legali se il comportamento è finalizzato a procurare un vantaggio a discapito di altri.