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Concetti Chiave

  • Il Decreto legislativo 152/2006 introduce il testo unico ambientale, focalizzandosi principalmente su contravvenzioni per la tutela ambientale.
  • La tutela ambientale è strutturata su tre livelli: contravvenzioni del testo unico, delitti nel codice penale, e reati specifici nel titolo sesto bis.
  • L'approccio legislativo mira alla prevenzione, promuovendo la collaborazione tra enti e pubblica amministrazione per prevenire danni ambientali.
  • Il rimedio penale è considerato un'extrema ratio, concentrandosi sulla violazione delle regole amministrative piuttosto che sulla prova di danni ambientali.
  • La giurisprudenza ha ampliato l'ambito penale per coprire meglio i rischi ambientali, colmando le lacune legislative in materia di inquinamento.

Indice

  1. Reati in materia ambientale
  2. Come mai sono stati previsti tre diversi livelli di tutela

Reati in materia ambientale

Decreto legislativo 3 aprile 2006 n.152 ha introdotto il testo unico ambientale. Le fattispecie di reato sono quasi tutte contravenzioni. Abbiamo una tutela generica che è rappresentata da alcuni delitti a tutela della comunità pubblica inseriti nel titolo sesto del codice penale. Terzo tipo di tutela rappresentato dalla tutela specifica, è quella rappresentata dai reati contenuti nel titolo sesto bis del codice penale agli artt.
452 bis e ss. Introdotta con la legge 225/2015 n. 68, riforma degli eco delitti.

Come mai sono stati previsti tre diversi livelli di tutela

Il primo livello è quello previsto dal testo unico ambientale che prevede una serie di ipotesi di tipo contravenzionale; es. art. 29 quater gestione illegale di rifiuti; art. 256 bis combustione illecita di rifiuti; art. 159 traffico illecito di rifiuti. Cosa accumuna queste fattispecie? La linea politica adottata dal nostro legislatore e quella di concentrare gli sforzi in un tipo di legislazione preventiva, da adottare tra gli enti e la pubblica amministrazione; l’idea è che prevenire la criminalità ambientale si debbano realizzare collaborazione tra enti e P.A. La tutela dell’ambiente è fondata sui principi di prevenzione e correzione dei danni causati all’ambiente, cioè il principio stabilisce che chi cagiona il danno è colui che per primo deve essere chiamato a riparare il danno: chi inquina paga. Nel testo unico ambientale, il rimedio penale è concepito come un rimedio residuale, extrema ratio. Un altro aspetto riguarda la tutela delle funzioni amministrative poste a tutela; non si punisce chi causa un danno ma chi viola le regole amministrative; il fine prioritario e se si sono rispettate o no le regole amministrative. È sufficiente che si dimostri la violazione delle regolare cautelari non tanto la prova del danno; la prova che si abbia reato anche un danno ambientale è irrilevante. Alle volte sfuggono dalle contravenzioni casi in cui un’attività imprenditoriale abbia causato dei danni ambientali significativi, se si sia attenuta alle regole cautelari; sulla base delle fattispecie del testo unico non è possibile muovere alcun rimprovero all’ente. Quindi aspetto di questo modello basico è quello di concepire la tutela penale come accessorio di quella amministrativa; le fattispecie si contraddistinguono perché si tratta di pena pecuniaria (ammenda), solo in alcuni casi si prevede la pena dell’arresto ma contenuta entro i limiti edittali di due anni. In molti casi è possibile ricorrere alla causa di estinzione del reato, quale l’oblazione, tipica per le contravenzioni. Questo assetto normativo si è rilevato nel tempo, inadeguato per fronteggiare fenomenologie di danno tipiche dell’attuale società del rischio; emerge la necessità di adeguare l’assetto normativo in qualche maniera.
La giurisprudenza ha iniziato a intervenire in maniera suppletiva all’inerzia del legislatore; ha quindi iniziato ad estendere l’aera di rilevanza penale al fine di assicurare una copertura penale a varie fenomenologie di danno e pericolo, soprattutto in materia di inquinamento ambientale e di presentazione a sostante tossiche.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i tre livelli di tutela previsti per i reati ambientali?
  2. I tre livelli di tutela sono: il testo unico ambientale con ipotesi contravenzionali, i delitti a tutela della comunità pubblica nel codice penale, e la tutela specifica dei reati nel titolo sesto bis del codice penale.

  3. Qual è l'approccio legislativo adottato per prevenire la criminalità ambientale?
  4. L'approccio legislativo si concentra su una legislazione preventiva, promuovendo la collaborazione tra enti e pubblica amministrazione, basata sui principi di prevenzione e correzione dei danni ambientali.

  5. Qual è il ruolo del rimedio penale nel testo unico ambientale?
  6. Nel testo unico ambientale, il rimedio penale è concepito come un rimedio residuale, un'extrema ratio, e si focalizza sulla violazione delle regole amministrative piuttosto che sulla prova del danno ambientale.

  7. Come ha reagito la giurisprudenza all'inerzia del legislatore in materia di reati ambientali?
  8. La giurisprudenza ha iniziato a intervenire in maniera suppletiva, estendendo l'area di rilevanza penale per garantire una copertura penale a varie fenomenologie di danno e pericolo, specialmente in materia di inquinamento ambientale.

Domande e risposte

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