Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il rapporto di filiazione si articola in diritti e doveri personali e patrimoniali, nonché nel riconoscimento dello status di figlio.
  • Una riforma legislativa ha trasformato il rapporto da gerarchico a paritario, tutelando la posizione del figlio in ambito familiare.
  • La riforma del 1975 ha posto genitori in posizione paritaria, incaricandoli di educare, istruire e mantenere i figli.
  • Dal 2012, la "responsabilità genitoriale" sostituisce la "podestà genitoriale", creando un rapporto dialettico e paritario tra genitori e figli.
  • La riforma ha eliminato differenze giuridiche tra figli legittimi e naturali, indipendentemente dallo stato civile dei genitori.

Rapporto di filiazione

Il rapporto di filiazione rileva per il diritto sotto una duplice direzione: per quanto riguarda il contenuto (i diritti e i doveri di cui consta lo statuto di filiazione, di natura personale e patrimoniale); sotto il profilo delle modalità di accertamento dello status di figlio, il cui riconoscimento determina il sorgere del rapporto di filiazione.
Il rapporto di filiazione è stato innovato da una riforma legislativa che ha portato a compimento un totale mutamento del suddetto rapporto: originariamente esso aveva un carattere gerarchico (il figlio si trovava in una posizione di totale soggezione podestarile); oggi, invece, la posizione del figlio è tutelata e valorizzata in ambito famigliare.

La riforma del diritto di famiglia del 1975 introdusse molteplici novità inerenti al nucleo famigliare: ai genitori, posti in un’eguale e paritaria posizione podestarile, è demandato il compito di educare, istruire e mantenere i figli. Infine, la riforma legislativa introdotta nel 2012 ha sostituito il concetto di podestà genitoriale con quello di responsabilità genitoriale: i genitori non esercitano più un effettivo potere sui figli, bensì hanno nei loro confronti una vera e propria responsabilità. Si crea così un rapporto dialettico e paritario che non si traduce in quella soggezione podestarile che in precedenza aveva luogo.
Questa evoluzione che ha determinato un radicale mutamento della posizione del figlio ha introdotto importantissimi risultati sul piano del rapporto che si instaura tra genitore e figlio sotto il profilo dei diritti e dei doveri. La riforma ha inoltre eliminato ogni differenza giuridica inerente alla posizione di figlio legittimo e naturale: il dettato giuridico inerente alla posizione del figlio non tiene più conto delle modalità tramite cui si è diventati figli e del rapporto intercorrente tra i genitori (coniugati, separati o conviventi).

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