Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • I rapporti contrattuali di fatto si basano su comportamenti concludenti, non su negoziazioni dirette tra le parti.
  • L'accettazione delle condizioni contrattuali avviene tramite azioni come timbrare un biglietto, che perfezionano il contratto senza bisogno di trattative.
  • Comportamenti concludenti sono gesti che esprimono volontà contrattuale implicita, senza dichiarazioni palesi.
  • Chi adotta un comportamento concludente non può negarne le conseguenze contrattuali, secondo il principio "protestatio contra factum non valet".
  • Il comportamento concludente prevale sulla dichiarazione di volontà; l'azione stessa costituisce accettazione della proposta.

Indice

  1. Contratti impliciti nei trasporti pubblici
  2. Comportamenti concludenti e accettazione
  3. Offerta al pubblico e obblighi

Contratti impliciti nei trasporti pubblici

I rapporti contrattuali di fatto non sono frutto di trattative fra i soggetti coinvolti, poiché nascono da un comportamento improntato a una libera scelta del consumatore: chi sale a bordo dell’autobus e timbra il biglietto conclude un contratto di trasporto senza che, a tal fine, sia necessario incontrare la controparte e avviare alcuna trattativa.

Comportamenti concludenti e accettazione

In questi casi l’accettazione delle condizioni contrattuali avviene per mezzo di un comportamento concludente (l’obliterazione del biglietto nell’esempio dell’autobus). L’atteggiamento concludente è lo strumento che permette di perfezionare il contratto.

Fra i comportamenti concludenti rientrano tutti quei gesti o atteggiamenti che consentono di rilevare la volontà di chi li mette in atto, quindi senza che essa sia manifestata in modo diretto e palese.

Offerta al pubblico e obblighi

Nei casi di offerta al pubblico di beni o servizi, chi realizza il comportamento concludente non può disconoscerne le conseguenze: vige il brocardo «protestatio contra factum non valet». Così, ad esempio, l’automobilista che parcheggia in un posto a pagamento è tenuto a pagare il corrispettivo dovuto anche qualora dovesse affermare che non è sua intenzione concludere un contratto. Dunque, il comportamento concludente (factum) prevale sulla volontà; il compimento del factum funge da accettazione della proposta.

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