Concetti Chiave
- L'associazione in partecipazione implica che un associato riceva una quota degli utili dell'impresa in cambio di un apporto iniziale.
- L'associato condivide le perdite in proporzione alla sua quota di partecipazione agli utili dell'impresa.
- L'apporto di un associato deve essere finanziario o di beni, non di servizi, per mantenere la natura dell'associazione in partecipazione.
- Le società di comodo non mirano al raggiungimento dell'oggetto sociale dichiarato, ma piuttosto al godimento dei beni apportati.
Associazione in partecipazione e società di comodo
Cos’è l’associazione in partecipazione?
L’associazione in partecipazione è la situazione che si verifica quando l’associante attribuisce all’associato una partecipazione agli utili dell’impresa in cambio di un preciso apporto iniziale.
Nell’associazione in partecipazione in che misura l’associato partecipa alle perdite?
L’associato partecipa alle perdite nella stessa misura in cui partecipa agli utili, perciò un associato, nel caso di utili, prende una parte di utili pari ad una quota percentuale, mentre per le percentuali un associato subisce una perdita proporzionale alla sua percentuale di partecipazione applicato sulla perdita subita nell’esercizio finanziario.
Secondo te per quale motivo un soggetto dovrebbe dare un apporto a un imprenditore (detto pertanto associante) e perché tale apporto non può essere costituito da prestazione di servizio?
Un soggetto deve dare un apporto a un imprenditore poiché la forma di associazione è utile al fine di aiutare l’associante ad avere un corrispettivo necessario per il funzionamento dell’impresa.
Le prestazioni di servizio però non sono consentite, altrimenti non si avrebbe un’associazione in partecipazione ma una società.La società di comodo ha o no come fine il conseguimento dell'oggetto sociale che dichiara e perché?
Questo tipo di società non ha come obbiettivo il conseguimento dell’oggetto sociale dichiarato. L’unico suo fine è il godimento dei beni apportati all’interno della società.