Concetti Chiave
- Il principio di laicità non è esplicitamente menzionato nella Costituzione italiana, ma è dedotto da vari articoli e riconosciuto dalla Corte costituzionale.
- La laicità ha un'accezione negativa, dove lo Stato non deve subire influenze religiose, e positiva, dove deve mantenere imparzialità tra i credi.
- È considerato un principio supremo che include pluralismo confessionale e divieto di discriminazione tra culti.
- La laicità implica una distinzione tra questioni civili e religiose e richiede equidistanza della legislazione da ogni confessione.
- Lo Stato deve considerare tutte le fedi religiose equamente, garantendo la protezione della coscienza di ciascun cittadino.
Indice
Principio di laicità nella costituzione
Non è sancito esplicitamente dalla Costituzione; tuttavia, esso si desume implicitamente dalle norme contenute in alcuni articoli (2, 3, 7, 8, 19, 20), come previsto dalla sentenza della Corte costituzionale n°203 del 12 aprire 1989 (invece la Costituzione francese - art. 1 - lo dichiara esplicitamente).
Accezioni del principio di laicità
Esso può avere un’accezione negativa e positiva:
• negativa, perché lo Stato NON DEVE farsi influenzare da principi religiosi e NON DEVE subire l’ingerenza da parte di istituzioni confessionali;
• positiva, perché lo Stato DEVE mantenere un atteggiamento imparziale ed equidistante da tutti i credi religiosi, fermo restando la possibilità di regolare bilateralmente i rapporti con la Chiesa cattolica, tramite lo strumento concordatario re con le altre confessioni religiose, ricorrendo alle Intese.
Corollari del principio di laicità
La Corte costituzionale ha assunto il principio di laicità al rango di principio supremo ) perché è considerato uno dei profili della forma di Stato delineata dalla Costituzione repubblicana) e ne ha individuato i seguenti corollari:
• pluralismo confessionale che garantisce la protezione della coscienza di tutti
• divieto di discriminazione fra culti, in base al minore o maggiore numero degli appartenenti alla stessa confessione
• distinzione fra l’ordine delle questioni civili e l’ordine di quelle religiose (es. un’obbligazione di natura religiosa ed il vincolo che ne deriva nel relativo ambito non possono essere imposti per un fine proprio dell’ordinamento processuale dello Stato).
• equidistanza ed imparzialità della legislazione rispetto ad ogni confessione religiosa.
Sintesi del principio di laicità
Pertanto, in sintesi, in base al principio di laicità, lo Stato
• considera tutte le fedi religiose equiparate (mentre con lo Statuto Albertino ed il regime fascista la religione cattolica era la religione di Stato e le altre religioni erano tollerate),
• deve essere equidistante ed imparziale,
• deve garantire la protezione della coscienza di ciascun cittadino
Dal principio di laicità deriva una forma di Stato pluralistica in cui possono convivere credi religiosi, culture e tradizioni diverse.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato del principio di laicità secondo la Costituzione italiana?
- Quali sono i corollari del principio di laicità individuati dalla Corte costituzionale?
- Come si differenzia il principio di laicità dallo Statuto Albertino e dal regime fascista?
Il principio di laicità, sebbene non esplicitamente sancito dalla Costituzione italiana, si desume implicitamente da vari articoli e implica che lo Stato non deve essere influenzato da principi religiosi e deve mantenere un atteggiamento imparziale verso tutte le religioni.
La Corte costituzionale ha individuato corollari come il pluralismo confessionale, il divieto di discriminazione tra culti, la distinzione tra questioni civili e religiose, e l'equidistanza della legislazione rispetto a ogni confessione religiosa.
A differenza dello Statuto Albertino e del regime fascista, dove la religione cattolica era la religione di Stato, il principio di laicità considera tutte le fedi religiose equiparate e promuove uno Stato pluralistico e imparziale.