Principi Fondamentali della Costituzione italiana

Importanza della repubblica

Articolo 1 L’articolo uno si sofferma sull’importanza di essere UNA repubblica fondata sul lavoro, e sull’ordinamento politico, infatti essendo una Repubblica la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Articolo 2 Riconosce i diritti inviolabili e doveri inderogabili del cittadino

Nel secondo comma si fa riferimento ai doveri richiesti ai cittadini di solidarietà economica (tasse) e politica (rispetto delle leggi).

Principi di uguaglianza

Articolo 3 Si sofferma sui principi di uguaglianza dei cittadini, che quindi sono eguali davanti alla legge. L’articolo 3 si divide in 2 commi, il primo si sofferma sull’uguaglianza formale, cioè l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge; il secondo si sofferma invece sull’uguaglianza sostanziale, quindi l’abbattimento delle differenze economiche tra i cittadini (per quello che si può fare).

Diritto al lavoro

Articolo 4 Il lavoro è visto dalla costituzione come un diritto sia individuale sia come un dovere verso la società. È un diritto delle persone in quanto per la maggior parte delle persone il lavoro è la principale fonte di reddito, è dunque interesse dell’individuo avere un posto di lavoro, ma lo Stato non crea il lavoro, quello è interesse del mercato, lo Stato può attuare politiche favorevoli alla creazione di nuove attività, quindi alla creazione di posti di lavoro.

Organizzazione del potere

Articolo 5 Dice che l’Italia, “una e indivisibile”, avrà un’organizzazione del potere che lascia ampio spazio agli enti locali.
Articolo 6 Questo articolo tutela le minoranze linguistiche delle regioni BILINGUISTICHE (in alcune regioni come il Trentino o il Friuli si parlano 2 lingue, entrambe ufficiali, quindi in un esercizio pubblico, si parlano entrambe le lingue) e lo Stato avendo avuto un cambiamento in questo (dato che l’obiettivo principale dopo l’Unità d’Italia era l’unificazione della lingua, quindi tutti i cittadini dovevano parlare una sola lingua: l’Italiano).

Divisione dei poteri

Articolo 7 Questo articolo si sofferma sulla divisione dei poteri spirituali (religiosi) e temporali (politici), dando così nel 1929 tregua ad una “guerra silenziosa” tra Stato e Chiesa che iniziò nel 1870 (dopo la presa da parte dello Stato di Roma). I Patti Lateranensi separarono i 2 poteri, dando vita anche allo “Città del Vaticano” come Stato indipendente. L’Italia a seguito di questi Patti, ebbe come religione di stato il Cattolicesimo, che però fu abolita nel 1948 a seguito della scrittura della Costituzione.

Tutela delle minoranze religiose

Articolo 8 Tutela le minoranze religiose diverse dalla cattolica, che ora hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.
Articolo 9 Promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Diritto di asilo

Articolo 10 Si ribadisce che lo straniero ha diritto di asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici. Questo si ispira ad un principio di accoglienza nei confronti di tutti i cittadini stranieri che arrivano nel nostro paese quindi riconosciuto infatti il diritto d’asilo a tutti coloro che fuggono da paesi in cui non sono garantite le libertà democratiche fondamentali.

Ripudio della guerra

Articolo 11 Dice che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, quindi la Costituzione esclude le guerre come strumento di aggressione ma non come strumento di difesa.
Articolo 12 La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni. La bandiera è di ispirazione a quella francese che è stata creata a seguito della rivoluzione francese.