Concetti Chiave
- Il concetto di popolo si distingue da quello di popolazione, che include tutti i soggetti presenti sul territorio, stranieri compresi.
- La cittadinanza è spesso determinata dallo ius sanguinis, ma può essere acquisita anche tramite ius soli, che permette l'inclusione di persone di altre nazionalità.
- La legge regola la rinuncia e la perdita della cittadinanza, come nel caso di assunzione di una nuova nazionalità o attività contrarie agli interessi nazionali.
- Alcune costituzioni, come quelle di Germania e Svezia, impediscono la privazione della cittadinanza, mentre altre, come l'italiana, escludono la perdita per motivi politici.
- La doppia cittadinanza è riconosciuta in Europa, con i cittadini degli stati membri che godono di diritti come la libera circolazione nell'UE.
Indice
Distinzione tra popolo e popolazione
Il concetto di popolo deve essere distinto anche da quello di popolazione: il termine attiene all’insieme indifferenziato dei soggetti (compresi gli stranieri) che si trovano sul territorio statale. Il fattore discriminante tra popolo e popolazione è la cittadinanza, la quale si può acquisire in diversi modi a seconda dell’ordinamento in cui ci si trova. In genere, però, si tende a privilegiare l’appartenenza alla comunità nazionale sulla base del rapporto di filiazione (ius sanguinis). Questa prerogativa è contrapposta allo ius soli, che estende la cittadinanza anche a soggetti provenienti da altri Paesi e, pertanto, appartenenti a comunità diverse da quella nazionale.
Cittadinanza e sue implicazioni legali
La legge disciplina anche i casi di rinuncia alla cittadinanza, ad esempio per acquisizione volontaria di altra nazionalità, e di perdita della cittadinanza, ad esempio per l’esercizio di funzioni contrarie agli interessi nazionali.
Alcuni testi costituzionali (come quello tedesco e svedese) prevedono che nessuno possa essere privato della cittadinanza per alcun motivo; altri, come quello italiano (articolo 22) dispongono che la perdita della cittadinanza non possa scaturire da motivi politici.
Doppia cittadinanza e diritti europei
Infine, la legislazione può consentire la doppia cittadinanza: in Europa, ad esempio, il cittadino di ogni stato membro è considerato anche cittadino dell’Ue (art. 9 TUE). Egli, pertanto, ha la facoltà di circolare e soggiornare liberamente nel territorio dell?Unione Europea, gode dell’assistenza da parte dell’autorità degli stati membri e ha la prerogativa di rivolgere petizioni al parlamento europeo.
Tutela giuridica degli stranieri
Al giorno d’oggi, le Costituzioni e i trattati internazionali tendono a considerare lo straniero meritevole di tutela giuridica, inerente soprattutto le libertà inalienabili e insopprimibili, ritenute efficaci a prescindere dalla cittadinanza del beneficiario. Alcuni testi costituzionali dedicano intere sezioni alla figura giuridica dello straniero, specificando la gamma delle libertà garantitegli.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza tra popolo e popolazione?
- Quali sono le implicazioni legali della cittadinanza?
- Quali diritti derivano dalla doppia cittadinanza in Europa?
La differenza principale tra popolo e popolazione risiede nella cittadinanza. Il popolo è composto da cittadini dello stato, mentre la popolazione include tutti i soggetti presenti sul territorio, compresi gli stranieri.
La cittadinanza comporta diritti e doveri legali, come la possibilità di rinunciare alla cittadinanza per acquisirne un'altra o la perdita della cittadinanza per azioni contrarie agli interessi nazionali. Alcuni paesi garantiscono che la cittadinanza non possa essere revocata per motivi politici.
La doppia cittadinanza in Europa consente ai cittadini di uno stato membro di essere anche cittadini dell'UE, permettendo loro di circolare e soggiornare liberamente nell'Unione Europea, ricevere assistenza dalle autorità degli stati membri e presentare petizioni al parlamento europeo.