Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Dopo l'11 settembre 2001, molti Paesi hanno implementato leggi per revocare la cittadinanza come misura contro il terrorismo.
  • La perdita della cittadinanza non è un concetto nuovo; era già applicata nel XX secolo, come dimostrato dall'esempio sovietico post-rivoluzione russa.
  • In Italia, una legge del 1912 prevedeva la perdita di cittadinanza per le donne che sposavano stranieri, obbligandole a prendere quella del coniuge.
  • La dichiarazione dei diritti dell'uomo sancisce che i diritti fondamentali sono garantiti a prescindere dalla cittadinanza, basandosi esclusivamente sull'umanità della persona.
  • Motivi comuni per la perdita di cittadinanza includono l'acquisizione di una nuova cittadinanza, reati contro lo Stato, e l'acquisizione fraudolenta della cittadinanza stessa.

Indice

  1. Evoluzione della cittadinanza post 11 settembre
  2. Leggi italiane e cittadinanza femminile
  3. Diritti umani e cittadinanza
  4. Motivi di perdita della cittadinanza

Evoluzione della cittadinanza post 11 settembre

Fino all’11 settembre 2001, l’istituto giuridico relativo alla perdita della cittadinanza era pressoché inattivo nella maggior parte dei Paesi del mondo. Dopo l’attentato del 2001, però, venne introdotta la possibilità di revocare la cittadinanza al fine di osteggiare il terrorismo.
Le ipotesi di perdita della cittadinanza si sono ampliate e consolidate in diversi ordinamenti. Esse, però, erano già vigenti all’inizio del XX secolo: l’Unione sovietica, ad esempio, già dopo la rivoluzione russa tendeva a privare della cittadinanza gli oppositori al regime bolscevico.

Leggi italiane e cittadinanza femminile

In Italia, la legge 555 del 1912 stabiliva che la donna cittadina sposata con uno straniero dovesse essere privata della cittadinanza italiana per acquisire quella del coniuge.

Come ha scritto Anna Harent, a cavallo delle due Guerre mondiali «la snazionalizzazione divenne un’arma efficace della politica dei governi totalitari e l’incapacità degli stati europei di ostacolarli consentì loro di espandere il proprio potere anche al di fuori dell’Europa».

Diritti umani e cittadinanza

La dichiarazione dei diritti dell’uomo riconosce e garantisce i diritti inalienabili e le libertà fondamentali non più, come avveniva in passato, in funzione della cittadinanza, ma in relazione al solo fatto di essere umani. Chiunque, a prescindere dalla propria cittadinanza, ha diritto alle libertà inalienabili.

Motivi di perdita della cittadinanza

Tra i motivi per i quali si può perdere la cittadinanza rientrano l’acquisizione della cittadinanza di un nuovo Paese (alcuni stati considerano incompatibile la coesistenza di due o più cittadinanze in capo a un unico soggetto), reati contro il patrimonio nazionale, l’acquisizione fraudolenta della cittadinanza, la perdita della cittadinanza da parte dei genitori o del marito in funzione del quale lo ius sanguinis è stato attivato.

In sintesi, dunque, le cause di perdita o revoca della cittadinanza sono relative a requisiti di vario genere.

Domande da interrogazione

  1. Quali cambiamenti sono avvenuti nell'istituto della cittadinanza dopo l'11 settembre 2001?
  2. Dopo l'11 settembre 2001, è stata introdotta la possibilità di revocare la cittadinanza per contrastare il terrorismo, ampliando le ipotesi di perdita della cittadinanza in diversi ordinamenti.

  3. Come influivano le leggi italiane sulla cittadinanza femminile nel 1912?
  4. La legge italiana del 1912 stabiliva che una donna cittadina sposata con uno straniero dovesse perdere la cittadinanza italiana per acquisire quella del marito.

  5. Quali sono alcuni dei motivi per la perdita della cittadinanza?
  6. Tra i motivi per la perdita della cittadinanza ci sono l'acquisizione di una nuova cittadinanza, reati contro il patrimonio nazionale, acquisizione fraudolenta della cittadinanza, e la perdita della cittadinanza da parte dei genitori o del marito.

Domande e risposte

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