Concetti Chiave
- Il Parlamento italiano è composto da due camere, la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, formando un sistema di "bicameralismo perfetto" con stesse funzioni e attribuzioni.
- La Camera dei Deputati ha 630 membri eletti a 18 anni, mentre il Senato ha 315 membri eletti a 25 anni, con differenze nelle età per votare ed essere eletti.
- Il sistema elettorale combina il metodo maggioritario e proporzionale, con una soglia di sbarramento del 4% per la rappresentanza parlamentare.
- Il Parlamento ha una funzione legislativa e di controllo sul governo, con la possibilità di approvare leggi e bilanci e sfiduciare il governo tramite mozioni.
- Le camere si riuniscono in seduta comune per funzioni specifiche, come l'elezione del Presidente della Repubblica e membri di organi costituzionali, con i parlamentari che godono di immunità nelle loro funzioni.
Parlamento italiano
In Italia il Parlamento italiano è diviso in due rami: Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, che hanno le stesse funzioni e le stesse attribuzioni. Per tale motivo il nostro sistema è definito “bicameralismo perfetto”.
La Camera è composta da 630 deputati, per votare è sufficiente la maggiore età e per essere eletti bisogna avere 25 anni; il Senato è composto da 315 senatori (più alcuni nominati a vita), per votare bisogna avere 25 anni e per essere eletti 40 anni d’età.
Il sistema elettorale è uguale per entrambi i rami del Parlamento italiano: il 75% dei seggi è eletto con il sistema maggioritario (vince solo il candidato più votato) mentre il restante 25% è eletto con il metodo proporzionale (vengono dati i seggi in proporzione ai voti ottenuti); questa disposizione favorisce solamente i partiti che su scala nazionale hanno superato la soglia di sbarramento del 4%.
La durata di entrambe le camere è di 5 anni, tale periodo viene definito “legislatura”, essa può essere interrotta con lo scioglimento anticipato; nell’ipotesi in cui non vi sia una maggioranza in grado di formare un governo si ritorna alle urne (questo è un caso molto frequente soprattutto negli ultimi anni); il titolare del potere di scioglimento è il Presidente della Repubblica.
Ogni camera ha un proprio regolamento e un proprio presidente e ufficio di presidenza; all’interno di ogni camera i parlamentari si dividono in gruppi politici (almeno 20 deputati e 10 senatori), i restanti si iscrivono al gruppo misto.
All’interno delle camere il lavoro viene svolto sia in assemblea (dove sono presenti tutti i senatori e i deputati) sia nelle commissioni permanenti, che sono 13 per ogni camera, ognuna competente di una determinata materia (finanze, agricoltura, difesa, etc).
Il lavoro in assemblea viene svolto durante le sedute (di regola pubbliche) nelle quali per essere valida una deliberazione vi devono essere due maggioranze: la maggioranza dei componenti (numero legale) e la maggioranza dei voti favorevoli; le votazioni vengono fatte a scrutinio palese o per alzata di mano o con voto elettronico, in alcuni casi (ad esempio quando una delibera riguarda un determinato parlamentare) viene utilizzato lo scrutinio segreto.
In determinati casi il Parlamento italiano si riunisce in seduta comune, sotto la presidenza del Presidente della Camera: per eleggere il Presidente della Repubblica, per la prestazione del suo giuramento e per la sua messa in stato d’accusa, per eleggere 5 membri del Consiglio Superiore della Magistratura e 10 membri della Corte Costituzionale.
I parlamentari godono anche di due immunità, una permanente e una temporanea: in maniera permanente (quindi anche dopo la cessazione dell’incarico) non possono essere perseguiti per le opinioni espresse e i voti dati nell’esercizio delle loro funzioni (insidacabilità); in maniera temporanea non possono essere arrestati se non dopo l’autorizzazione della camera di appartenenza.
La principale attribuzione del Parlamento italiano è la funzione legislativa, che consiste nell’esame e nell'approvazione delle leggi ordinarie e costituzionali (le seconde richiedono una maggioranza più elevata, 2/3 dei componenti di ciascuna camera). Nell’approvazione delle leggi entrambe le camere devono approvare lo stesso identico testo, altrimenti le modifiche (chiamate emendamenti) comportano che la legge ritorni all’altra camera per l’approvazione definitiva.
Un’altra funzione importante del Parlamento italiano è quella di controllo sull’operato del governo, che è un controllo di tipo politico. Con la mozione di sfiducia il Parlamento può costringere alle dimissioni l’intero governo. Il Parlamento dopo la formazione del governo deve dare il voto di fiducia per consentire ad esso di entrare in carica.
Inoltre il Parlamento controlla anche l’operato del governo da un punto di vista finanziario con l’esame e l’approvazione del bilancio dello Stato.
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura del Parlamento italiano?
- Quali sono i requisiti di età per votare ed essere eletti in ciascuna camera?
- Come funziona il sistema elettorale del Parlamento italiano?
- Quali sono le principali funzioni del Parlamento italiano?
- In quali casi il Parlamento italiano si riunisce in seduta comune?
Il Parlamento italiano è diviso in due rami: la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, con funzioni e attribuzioni identiche, caratterizzando il sistema come "bicameralismo perfetto".
Per votare alla Camera dei Deputati è sufficiente la maggiore età, mentre per essere eletti bisogna avere 25 anni. Al Senato, per votare bisogna avere 25 anni e per essere eletti 40 anni.
Il 75% dei seggi è eletto con il sistema maggioritario e il restante 25% con il metodo proporzionale, favorendo i partiti che superano la soglia di sbarramento del 4% a livello nazionale.
Le principali funzioni sono la funzione legislativa, che include l'esame e l'approvazione delle leggi, e la funzione di controllo sull'operato del governo, sia politico che finanziario.
Il Parlamento si riunisce in seduta comune per eleggere il Presidente della Repubblica, per il suo giuramento e messa in stato d'accusa, e per eleggere membri del Consiglio Superiore della Magistratura e della Corte Costituzionale.