Parlamento europeo – Composizione, funzionamento e competenze

Parlamento europeo – Composizione, funzionamento e competenze

Il Parlamento Europeo è l’istituzione che probabilmente occupa un posto di maggior rilievo all’interno dell’Unione Europea. Infatti, è composto dai rappresentanti dei popoli e non degli Stati dell’Unione Europea. Inizialmente, esso aveva una funzione soprattutto consultiva, ma nel corso degli anni, esso ha visto ampliare le proprie competenze, fino a ricomprendere una piena funzione legislativa condivisa con il Consiglio Europeo. Per molti anni, esso è stato composto da esponenti dei parlamenti nazionali e le prime elezioni si sono tenute nel 1979, applicando sistemi elettorali diversi. In base all’art.14 del Trattato dell’Unione europea, il numero dei seggi del Parlamento non può superare 750 a cui si aggiunge il presidente. La rappresentanza dei cittadini e garantita in modo direttamente proporzionale al numero degli elettori di quel determinato paese, con una soglia minima di sei rappresentanti per Stato membro. In ogni caso, nessun Paese può avere più di 96 seggi. Infatti, attualmente la Germania dispone di 96 seggi e Malta, il Lussemburgo, Cipro e l’Estonia ne dispongono di sei ciascuno. L’elezione avviene a suffragio universale diretto ogni cinque anni. Nel 2002 furono apportate importanti modifiche cioè l’obbligo per ogni Stato aderente di adozione del sistema elettorale proporzionale e l’incompatibilità tra la carica di parlamentare europeo e di parlamentare nazionale.
Lo svolgimento dei lavori del Parlamento si articola in legislature, sessioni, tornate e giorni di seduta. La legislatura corrisponde al periodo di durata effettiva del mandato dei parlamentari che, come si è già detto, ha una durata di cinque anni. Invece, le sessioni hanno una durata annuale. Per “tornata”, si intende la singola riunione del parlamento che, di norma, si tiene ogni mese. In linea di massima sono previste 12 tornate plenarie mensili, compresa quella di bilancio. I giorni di seduta sono le riunioni quotidiane. Bisogna precisare che la maggior parte dei lavori parlamentari viene svolta all’interno di singole Commissioni specializzate, a loro volta suddivise in sottocommissioni.

Gli organi del parlamento europeo sono: l’ufficio di presidenza, la conferenza dei presidenti, i questori, la conferenza dei presidenti di commissione e la conferenza dei presidenti di delegazione. L’ufficio di presidenza si compone, oltre al presidente, da quattordici vicepresidenti e da cinque questori che restano in carica due anni e mezzo. Questi ultimi svolgono funzioni puramente consultive e hanno compiti amministrativi e finanziari che riguardano i deputati.
Le deliberazioni del Parlamento sono adottate a maggioranza assoluta dei suffragi espressi per cui le astensioni non rientrano nel computo dei voti. Esistono diverse modalità di voto: per alzata di mano, per appello nominale, pere scrutinio segreto ed elettronico. Il “quorum” per la validità delle sedute è di un terzo dei membri.
Il Parlamento ha una funzione legislativa, una funzione di bilancio, una funzione consultiva e di controllo sulle istituzioni e sull’apparato amministrativo. Inizialmente, la funzione legislativa non erra determinante; essa lo è diventata maggiormente con il Trattato di Maastricht, con gli accordi di Amsterdam e di Nizza, senza tuttavia attribuirgli la titolarità esclusiva del potere normativo che comunque fa riferimento alla procedura di codecisione che pone il Parlamento e il Consiglio sullo stesso piano. La funzione di bilancio si estrinseca con l’approvazione del quadro finanziario e con la decisione di iscrivere determinate spese in bilancio. Col termine spese si indica il budget e non si fa più riferimento alla vecchia distinzione fra spese obbligatorie e spese non obbligatorie. Per quanto riguarda le funzioni di controllo, si tratta di una specie di influenza che condiziona l’operato delle altre istituzioni e non di un controllo in senso stretto del termine.