Concetti Chiave
- Il diritto sociale europeo è nato per promuovere la libera circolazione dei lavoratori e garantire parità di retribuzione tra uomini e donne all'interno dell'UE.
- Sin dal Trattato di Roma del 1957, l'UE ha lavorato per creare un mercato comune con libertà di movimento per merci e lavoratori.
- Le direttive europee hanno spinto gli stati membri ad armonizzare le leggi sul lavoro, coprendo temi come il licenziamento collettivo e la sicurezza sul lavoro.
- Nonostante gli sforzi per promuovere l'occupazione, l'efficienza lavorativa dell'UE è stata compromessa dalla crisi dei debiti pubblici del 2010-2011.
- La Carta di Nizza ha stabilito principi fondamentali per il lavoro, come il divieto del lavoro forzato e il diritto a condizioni lavorative dignitose.
Origini e sviluppo del diritto sociale europeo
Il diritto sociale europeo è il corrispettivo del diritto del lavoro a livello comunitario. Esso, infatti, ha avuto un ruolo fondamentale nella crescita delle discipline lavoristiche negli stati membri Ue.
Sin dalla sua fondazione, nel 1957, l’Ue (inizialmente nota come mercato europeo comune) ha avuto l’obiettivo di creare uno spazio commerciale fra gli stati membri, al cui interno le merci e gli stessi lavoratori potessero circolare liberamente.
La carta istitutiva del mercato europeo comune, Trattato di Roma (TCE), ha sancito la libertà di circolazione dei lavoratori privati fra tutti i paesi dell’Unione: le frontiere vennero aperte per favorire le migrazioni occupazionali da uno stato a un altro.
L’attuale Unione Europea ha indotto gli stati, tramite l’emanazione di numerose direttive, ad armonizzare il più possibile le proprie normative lavoristiche, soprattutto in merito ad alcuni temi: licenziamento collettivo; tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori; congedi parentali; lavoro a tempo parziale; diritti dei dipendenti in caso di insolvenza dell’impresa. Nel corso degli anni tali direttive si sono accumulate e hanno dato vita al cosiddetto «diritto sociale europeo», il quale influenza enormemente la funzione legislativa nazionale.
L’Unione europea promuove l’occupazione e l’uguaglianza sul lavoro; ciononostante, la capacità produttiva dell’Europa non ha mai raggiunto i picchi sperati. Il divario con altre zone del mondo, in primis gli USA, resta ancora a dir poco eccessivo. L’efficienza lavorativa dei Paesi Ue è stata messa a dura prova dalla crisi dei debiti pubblici scoppiata fra 2010 e 2011.
Il diritto sociale europeo ha fissato numerosi principi fondamentali inerenti il lavoro all’interno della Carta di Nizza: il divieto della schiavitù e del lavoro forzato; la libertà di scelta professionale; il diritto delle persone disabili all’inserimento lavorativo e dei lavoratori in generale a orari di lavoro decenti.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'obiettivo principale dell'Unione Europea sin dalla sua fondazione nel 1957?
- Quali sono alcuni dei temi principali che le direttive dell'UE hanno cercato di armonizzare tra gli stati membri?
- Quali principi fondamentali sono stati fissati dal diritto sociale europeo nella Carta di Nizza?
L'obiettivo principale dell'Unione Europea sin dalla sua fondazione è stato creare uno spazio commerciale fra gli stati membri, permettendo la libera circolazione delle merci e dei lavoratori.
Le direttive dell'UE hanno cercato di armonizzare normative riguardanti il licenziamento collettivo, la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, i congedi parentali, il lavoro a tempo parziale e i diritti dei dipendenti in caso di insolvenza dell'impresa.
Il diritto sociale europeo nella Carta di Nizza ha fissato principi come il divieto della schiavitù e del lavoro forzato, la libertà di scelta professionale, il diritto delle persone disabili all'inserimento lavorativo e il diritto a orari di lavoro decenti.