Concetti Chiave
- L'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) è stata formata nel 1995 dopo trattative GATT, ora conta 153 Stati membri.
- L'OMC promuove accordi su aspetti del commercio internazionale non ancora regolamentati.
- Vigila sull'attuazione degli accordi sottoscritti dagli Stati aderenti e regola controversie tramite il Dispute Settlement Body.
- Oltre al commercio di merci, oggi l'OMC disciplina anche servizi e diritti di proprietà intellettuale, come i TRIPs.
- Alcuni aspetti del commercio internazionale, come la circolazione dei professionisti e il commercio di prodotti informatici, sono ancora parzialmente regolamentati o in definizione.
L'Organizzazione mondiale del commercio
L'Organizzazione mondiale del commercio è stata costituita nel 1995 al termine delle trattative condotte in sede GATT (General Agreement on Tariffs and Trade). Attualmente vi aderiscono 153 Stati e svolge le seguenti funzioni:
• promuove accordi su aspetti del commercio internazionale non ancora regolamentati;
• vigila sull'attuazione degli accordi sottoscritti dagli Stati aderenti;
• applica le procedure per regolare le controversie tra gli Stati avvalendosi di una sorta di tribunale del commercio mondiale denominato Dispute Settlement Body.
Prima del 1995 gli accordi stipulati in sede GATT riguardavano prevalentemente il commercio mondiale delle merci (compresi i prodotti agricoli e quelli del settore tessile-abbigliamento); oggi sono stati invece disciplinati anche il settore dei servizi, il commercio dei diritti di proprietà intellettuale, i cosiddetti TRIPs (Trade-Related Aspects of Intellectual Property Rights), che comprendono diritti d'autore, marchi, brevetti, software ecc.
Tuttavia non tutto il commercio internazionale è cosi' strettamente disciplinato: molti aspetti delle relazioni economiche internazionali sono stati regolamentati solo parzialmente (come la circolazione dei liber professionisti e il commercio dei prodotti informatici) o sono ancora in via di definizione, come il settore degli investimenti, la tutela dell'ambiente, il cosiddetto social dumping, riguardante la disciplina del lavoro, le procedure degli appalti pubblici ecc.