Concetti Chiave
- L'organizzazione amministrativa studia la struttura e le competenze necessarie per rispondere alle esigenze pubbliche.
- È strettamente legata al rapporto di servizio tra persone fisiche e uffici pubblici, e al regime dei beni pubblici.
- L'attività amministrativa segue il principio di legalità, essendo regolata da atti normativi specifici.
- Le fonti del diritto amministrativo includono leggi regionali, regolamenti, ordinanze e statuti.
- La pubblica amministrazione utilizza strumenti di diritto pubblico e privato, come provvedimenti per espropriazioni, quando gli strumenti privatistici sono insufficienti.
L'organizzazione amministrativa
Lo studio della struttura, dei relativi compiti e competenze costituisce l’organizzazione amministrativa.
Le scelte organizzative condizionano fortemente l’azione amministrativa e la capacità di rispondere adeguatamente alle esigenze di interesse pubblico.
L’organizzazione amministrativa ha infatti un preciso rilievo giuridico.
Strettamente collegato all’organizzazione è il rapporto di servizio che lega le persone fisiche preposte agli uffici pubblici, ed anche il regime dei beni della pubblica amministrazione è peculiare.
Il principio di legalità
L’attività amministrativa è fortemente assoggettata alla legge, l’organizzazione, le competenze, gli strumenti attraverso quali devono svolgerla sono previsti da appositi atti normativi: principio di legalità.
Le fonti del diritto amministrativo, pur essendo in gran parte comuni a quelle degli altri rami dell’ordinamento presentano istituti particolari: leggi regionali, regolamenti, ordinanze, statuti.
Strumenti di diritto pubblico
La pubblica amministrazione si avvale di strumenti vari, sia di diritto pubblico che di diritto privato.
Nell’ambito del diritto pubblico troviamo i provvedimenti; sono atti precettivi (= atto che dispone alcunché ed è idoneo a innovare a livello di sistema normativo o a livello di assetto concreto dei rapporti).
I provvedimenti sono previsti dalla legge per l’amministrazione nei casi in cui si reputino insufficienti gli strumenti di diritto privato a disposizione.
Ad esempio: ove si voglia realizzare un’opera pubblica in aree non appartenenti alla pubblica amministrazione, come ad esempio una strada il cui tracciato attraversa diverse proprietà fondiarie e compendi immobiliari- salva l’ipotesi limite che tutti i proprietari vogliano cedere volontariamente, simultaneamente e a prezzi accessibili le porzioni di tracciato ricadenti nelle rispettive proprietà- gli strumenti privatistici sono inadeguati, mentre sussistono strumenti pubblicistici come l’espropriazione per pubblica utilità che consente di raggiungere il risultato.