Concetti Chiave
- Il diritto finanziario persegue tre funzioni principali: allocativa, redistributiva e di stabilizzazione, secondo le teorie di Richard Musgrave.
- La finanza pubblica si è evoluta da una concezione neutrale a una funzionale, influenzando l'equilibrio di mercato nelle economie capitalistiche.
- L'equilibrio di mercato si manifesta attraverso i prezzi determinati dalla libera concorrenza, stimolando il ciclo produttivo.
- Esiste un'interconnessione tra andamento delle finanze pubbliche e mercati, definita come "economia aggregata".
- I sistemi di finanza pubblica devono considerare la regolamentazione europea per mantenere crescita economica equilibrata e stabilità dei prezzi.
Obiettivi del diritto finanziario
Durante la seconda metà del XX secolo, l’economista tedesco Richard Musgrave teorizzò le tre principali funzioni che il diritto finanziario dovrebbe perseguire: la funzione allocativa, quella redistributiva (del reddito nazionale) e quella di stabilizzazione.
Questo importante sviluppo determinò il passaggio della finanza pubblica da una concezione neutrale a una funzionale. Nell’esperienza delle economie capitalistiche occidentali, il mercato è basato sui principi di iniziativa economica privata e libera concorrenza: ogni singolo individuo incrementa il benessere collettivo massimizzando i propri interessi.
Questo fondamento incentiva l’equilibrio di mercato, cioè la sua capacità di autoregolarsi, bilanciando entrate e uscite.Questa situazione di equilibrio si esprime tramite i prezzi di libera concorrenza, fissati dall’incontro fra domanda e offerta: aumentando l’una cresce l’altra; questo accrescimento progressivo incentiva lo sviluppo del ciclo produttivo.
L’andamento delle finanze pubbliche condiziona il mercato; allo stesso modo, però, l’andamento dei mercati può influenzare lo status delle finanze pubbliche dal punto di vista qualitativo. A tal proposito si parla di «economia aggregata»: l’espressione si riferisce all’interconnessione che esiste fra mercato e finanza.
I principi di equilibrio economico e ciclo produttivo sono efficaci non solo a livello nazionale, ma anche sul piano comunitario. L’articolo 3 del Trattato dell’Unione europea (Tue) stabilisce che «l’Europa instaura un mercato interno, fondato sulla crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi».
I sistemi di finanza pubblica nazionale, quindi, devono tener conto della regolamentazione europea. Il mercato rimane l’ente principale necessario per soddisfare gli interessi della collettività. Sulla base di questa concezione, dunque, esso è in grado di autoregolarsi, cioè di raggiungere l’efficienza economica.