Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La comparazione delle forme di governo si concentra su fonti normative relative ai diritti fondamentali, come Dichiarazioni, Carte o Costituzioni.
  • Le Costituzioni forniscono modelli di istituti governativi che altri stati possono imitare, ma con risultati influenzati da peculiarità locali.
  • La trasposizione di modelli tra ordinamenti ha successo solo se esiste una comunanza di valori fondamentali tra i due sistemi.
  • La comparazione giuridica analizza i rapporti tra ordinamenti statali e regimi con diritti diversi, richiedendo una conoscenza approfondita del sistema studiato.
  • La comparazione può essere macro, riguardando interi ordinamenti, o micro, focalizzandosi su settori o istituti specifici.

Indice

  1. Analisi delle forme di governo
  2. Il ruolo della comparazione giuridica
  3. Macro e microcomparazione

Analisi delle forme di governo

La creazione di una tipologia di forma di governo attenziona soprattutto le fonti normative relative ai diritti fondamentali, enucleate all’interno di Dichiarazioni, Carte o Costituzioni. Quest’analisi consente di individuare i caratteri salienti dei diversi regimi politici.
Gli istituti che qualificano ogni forma di governo sono spesso disciplinati dalle stesse Costituzioni, le quali offrono un vero e proprio modello che altri stati possono riprodurre: quando ciò accade, però, il risultato raggiunto dal Paese imitatore non è mai identico all’originale per via delle sue peculiarità e caratteristiche fondamentali. La trasposizione di un modello da un ordinamento a un altro è destinata ad avere successo solo se esiste una reale comunanza dei valori di fondo nell’ordinamento imitato e in quello imitante.

Il ruolo della comparazione giuridica

In quest’ambito, il compito della comparazione giuridica è quello di analizzare i rapporti che intercorrono tra un ordinamento statale e regimi estranei, cioè caratterizzato da un diritto diverso da quello dell’ordinamento di appartenenza dell’autore dello studio comparato. Spesso, purtroppo, lo studioso è costretto ad affidarsi alla traduzione dei testi giuridici di ordinamenti nei quali è parlata una lingua a lui estranea. Il comparatista è pertanto tenuto a conoscere nel dettaglio il diritto dello stato che si accinge ad analizzare.

Macro e microcomparazione

La comparazione può riguardare ordinamenti complessivamente considerati (macrocomparazione) o singoli settori o istituti (microcomparazione).

Spesso, dunque, la comparazione raffronta elementi essenziali di due sistemi tra loro simili (ad esempio il parlamentarismo francese e quello italiano) oppure sottocategorie proprie ad ogni Paese (come i rapporti che intercorrono tra parlamento e governo in Italia e in Francia).

Essa, in generale, ha sempre ad oggetto il diritto positivo vigente: l’esame di normative ormai abrogate o annullate è propriamente oggetto di indagini storiche.

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