Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • L'obbligatorietà delle norme giuridiche, secondo Marmor, deriva dalle ragioni individuali delle convenzioni, non dalle convenzioni stesse.
  • Le norme giuridiche richiedono una "regola di riconoscimento" per esistere e possedere significato sociale.
  • Marmor differisce da Coleman considerando le convenzioni sociali come norme, non semplici regolarità.
  • Le convenzioni sociali aiutano a risolvere problemi complessi di interazione, non solo di coordinazione.
  • Il "gioco della battaglia dei sessi" illustra come risolvere conflitti di volontà con soluzioni egualitarie, casuali o coercitive.

Obbligatorietà del diritto secondo Marmor

Secondo il giurista Marmor l’obbligatorietà non si fonda direttamente sulle convenzioni, ma deriva dalle ragioni individuali che portano all’esistenza delle convenzioni stesse.
Semplificando, sono le ragioni che fanno agire gli individui in un certo modo, rendendo le norme giuridiche obbligatorie. Tali norme, però, non potrebbero esistere e avere un significato sociale se non esistesse una convenzione costitutiva chiamata regola di riconoscimento.

L’approccio di Marmor sembra accostarsi a quello di Coleman; a differenza di quest’ultimo, però, Marmor ritiene che le convenzioni sociali non siano regolarità (r), bensì norme.
Non risolvendo problemi di coordinazione pura, la convenzione sociale può supportare la soluzione di complessi problemi d’interazione che combinano questioni di coordinazione e conflitti di volontà e interesse.
Marmor, infatti, non reputa necessario che gli agenti abbiano le stesse preferenze e, qualora emergano più equilibri, che questi ultimi siano equivalenti per chi partecipa al gioco.
Si pensi, ad esempio, al cosiddetto «gioco della battaglia dei sessi», la cui denominazione deriva da uno scenario in cui marito e moglie devono coordinarsi per uscire e andare a un concerto di musica classica, scegliendo tra due possibilità: un concerto di Bach (opzione che, ad esempio, piace di più al marito) e uno di Stravinsky (opzione preferita dalla moglie). Ovviamente, se marito e moglie non riescono a coordinarsi, l’utilità per entrambi è nulla (non si va da nessuna parte!), mentre se si coordinano le due soluzioni possibili soddisfano di più l’uno o l’altra.
Questo gioco, quindi, è concettualmente complesso perché combina le difficoltà dei giochi di coordinazione con quelle in cui occorrono conflitti di volontà (come il dilemma del prigioniero). Ne sono state proposte due diverse soluzioni: quella egualitaria, che impone di alternare gli equilibri (se il gioco è ripetuto), quella casuale, che esorta a scegliere a caso [con una lotteria, vale a dire un sorteggio] tra i due equilibri”, o quella adottata per risolvere il dilemma del prigioniero, fondata sul potere coercitivo di incentivi e sanzioni al fine di imporre in modo efficace e certo un equilibrio, senza però scartare la via della morale, applicabile laddove è possibile avere ragioni fondate e oggettive che giustifichino una scelta piuttosto che un’altra.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la posizione di Marmor sull'obbligatorietà delle norme giuridiche?
  2. Marmor sostiene che l'obbligatorietà delle norme giuridiche non si basa direttamente sulle convenzioni, ma sulle ragioni individuali che portano alla loro esistenza, rendendo le norme obbligatorie.

  3. Come si differenzia l'approccio di Marmor rispetto a quello di Coleman riguardo alle convenzioni sociali?
  4. A differenza di Coleman, Marmor considera le convenzioni sociali non come semplici regolarità, ma come norme che risolvono problemi complessi di interazione, combinando questioni di coordinazione e conflitti di volontà e interesse.

  5. Quali soluzioni propone Marmor per il "gioco della battaglia dei sessi"?
  6. Marmor propone diverse soluzioni per il "gioco della battaglia dei sessi", tra cui quella egualitaria, che alterna gli equilibri, quella casuale, che sceglie a caso tra gli equilibri, e quella basata su incentivi e sanzioni per imporre un equilibrio, senza escludere l'uso della morale per giustificare una scelta.

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