Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Le norme di validità regolano la struttura del contratto, mentre le norme di comportamento garantiscono la correttezza nelle contrattazioni.
  • La violazione delle norme imperative porta alla nullità del contratto, mentre la violazione delle norme di comportamento non annulla il contratto stesso.
  • Norme imperative e dispositive permettono un'espressione dell'autonomia contrattuale, con le norme dispositive che consentono eccezioni e deroghe.
  • Le norme dispositive a derogabilità condizionata permettono deroghe entro limiti predeterminati, rendendo le distinzioni meno nette rispetto al passato.
  • Le conseguenze delle violazioni variano: più severe per le norme imperative, meno invasive per le norme dispositive.

Indice

  1. Norme di validità e comportamento
  2. Norme imperative e dispositive
  3. Distinzione e conseguenze delle norme

Norme di validità e comportamento

Le norme di validità disciplinano il contratto e la sua struttura; le norme di comportamento mirano a garantire la correttezza della contrattazione e di solito si ricavano indirettamente dalle clausole generali.

La violazione delle norme imperative di validità dà luogo a nullità; al contrario, la violazione di una norma di comportamento lascia sopravvivere il contratto.

Norme imperative e dispositive

Alle norme imperative si contrappongono quelle dispositive (o derogabili). Tramite il loro impiego le parti possono concretamente esplicare l’autonomia contrattuale, poiché il loro impiego consente, appunto, di prevedere eccezioni e deroghe. Un esempio di norma dispositiva è l’art. 1467: la parte su cui incombe l’eccessiva onerosità può chiedere la risoluzione del contratto, salvo che l’altra modifichi equamente le condizioni contrattuali.

Distinzione e conseguenze delle norme

La distinzione fra norme imperative e dispositive è oggi meno netta del passato. Ciò a causa della creazione delle c.d. norme dispositive a derogabilità condizionata: sono tali le norme che ammettono una deroga la quale, tuttavia, non può spingersi oltre un limite predeterminato.

Questa distinzione rileva soprattutto con riferimento alle conseguenze che scaturiscono dalla violazione di tali norme: più significative qualora si tratti di disposizioni imperative, con ripercussioni meno invasive nel caso in cui si tratti di norme dispositive.

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