Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Hart propone una concezione di sovranità basata su norme piuttosto che su abitudini di obbedienza, differenziandosi da Austin.
  • Critica il concetto di sanzione di Austin, sostenendo che il diritto non si riduce alla sanzione, ma include norme primarie e secondarie.
  • Le norme primarie impongono divieti e permessi, rivolgendosi principalmente ai cittadini, a differenza della visione di Kelsen.
  • Le norme secondarie attribuiscono poteri e si suddividono in norme di cambiamento, giudizio e riconoscimento, ognuna con una funzione specifica.
  • Le norme di riconoscimento sono essenziali per stabilire la giuridicità e la relazione tra le regole e l'ordinamento giuridico.

Indice

  1. Concezione di sovranità secondo Austin e Hart
  2. Critica di Hart al concetto di sanzione

Concezione di sovranità secondo Austin e Hart

Austin concepiva la sovranità come principio fattuale proprio a causa della sua fondamentale caratteristica: l’abitudine all’obbedienza. La posizione di Hart secondo cui il sovrano non è a priori abituato ad essere obbedito, però, determina la nascita di una diversa concezione di sovranità: essa non si configura come principio fattuale, bensì come norma. Secondo Hart, dunque, il sovrano è definito tale se vi è una generale concordanza di obbedienza nei suoi confronti: il concetto di sovranità, però, non può essere ridotto all’obbedienza di fatto.

Critica di Hart al concetto di sanzione

Hart muove un’aspra critica anche al concetto di sanzione avanzato da Austin, secondo il quale la sanzione è l’elemento che qualifica il diritto a livello contenutistico (il diritto ha la forma del comando, proviene dal sovrano e il suo contenuto è la sanzione). Hart, però, si rifiuta di ridurre il contenuto del diritto esclusivamente alla sanzione: per farlo, egli (traendo spunto da Kelsen) opera una distinzione tra norme primarie e norme secondarie:

- le norme primarie sono le norme che impongono divieti e stabiliscono permessi (definiscono l’obbligarietà del comportamento) e sono rivolte primariamente ai cittadini (contrapposizione con Kelsen, il quale riteneva che i destinatari delle norme fossero coloro che attuano la sanzione);

- le norme secondarie, invece, non impongono obblighi (analogia con le norme di competenza), bensì attribuiscono poteri. Esse si dividono in tre tipologie, le quali corrispondono alle attività fondamentali che il diritto sviluppa al proprio interno:

1. Norme di cambiamento: norme che disciplinano il modo in cui il diritto evolve nel corso del tempo (cioè le procedure di produzione normativa). Il diritto, infatti, muta nel corso del tempo e pretende di regolare la produzione di altro diritto (esso è autoreferenziale). Le fonti non sono altro che un modo attraverso il quale ogni ordinamento cerca - disperatamente - di regolare il proprio cambiamento;

2. Norme di giudizio: esse regolamentano il modo in cui le norme giuridiche devono essere applicate (principio di legalità in senso concreto);

3. Norme di riconoscimento: stabiliscono la relazione che intercorre tra una regola e l’ordinamento giuridico. Le norme di riconoscimento, dunque, consentono di stabilire la giuridicità delle fonti del diritto.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la concezione di sovranità secondo Hart rispetto a quella di Austin?
  2. Hart concepisce la sovranità non come un principio fattuale basato sull'abitudine all'obbedienza, ma come una norma. La sovranità, secondo Hart, è definita dalla generale concordanza di obbedienza, ma non può essere ridotta semplicemente all'obbedienza di fatto.

  3. Come Hart distingue tra norme primarie e norme secondarie?
  4. Hart distingue le norme primarie come quelle che impongono divieti e stabiliscono permessi, rivolte principalmente ai cittadini. Le norme secondarie, invece, attribuiscono poteri e si dividono in norme di cambiamento, di giudizio e di riconoscimento.

  5. Qual è il ruolo delle norme di riconoscimento secondo Hart?
  6. Le norme di riconoscimento stabiliscono la relazione tra una regola e l'ordinamento giuridico, consentendo di determinare la giuridicità delle fonti del diritto.

Domande e risposte

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