Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Secondo Kelsen, esistono due tipi di norme giuridiche: le norme di condotta e le norme di competenza.
  • Le norme di condotta impongono obblighi, divieti e permessi, strutturate come "se x allora y", dove x è il comportamento e y la sanzione.
  • Hart critica l'approccio di Kelsen, sottolineando che la riduzione degli obblighi a sanzioni rende il sanzionatore il destinatario diretto.
  • Kelsen distingue tra norme primarie, che prescrivono sanzioni, e norme secondarie, che regolano i comportamenti permessi o vietati.
  • Le norme di competenza conferiscono poteri e stabiliscono le procedure per l'applicazione della legge, garantendo il principio di legalità.

Indice

  1. Tipi di norme giuridiche
  2. Principio di imputazione
  3. Obiezione di Hart
  4. Sanzione e potere giuridico

Tipi di norme giuridiche

Kelsen sostiene inoltre che esistono due diversi tipi di norme giuridiche:

- le norme giuridiche di condotta, le quali impongono obblighi, divieti e permessi (disciplinano ciò che è lecito e ciò che è illecito). Esse presentano una struttura ipotetica: se x allora y (se vale una certa condizione ne consegue che…).

Principio di imputazione

X, dice Kelsen, è la fattispecie (il comportamento regolato); y è invece la sanzione (ciò che deriva dall’illecito). La teoria secondo cui, dato un evento a (l’illecito), ad esso deve seguire un evento B (la sanzione) è riconducibile al cosiddetto «principio di imputazione», in forza del quale si assume un fatto (illecito) come condizione e un altro (sanzione) come conseguenza.

Il concetto di sanzione consente quindi di definire tre comportamenti deontici: obblighi; divieti e permessi.

Obiezione di Hart

Il positivista inglese Hart mosse un’obiezione al ragionamento Kelseniano. Ridurre gli obblighi giuridici a sanzioni fa sì che il destinatario diretto dell’obbligo sia colui che multa, al quale è imposto di sanzionare chi assume un comportamento illecito, mentre il destinatario indiretto sia chi compie l’atto illecito. Sebbene critichi lo schema deontico kelseniano, Hart ne riconosce l’efficacia, garantita dal fatto di aver definito tre diversi comportamenti deontici attraverso il concetto di sanzione.

Sanzione e potere giuridico

Kelsen considera la sanzione l’elemento fondamentale di ogni potere giuridico. Partendo da tale concezione, egli operò una distinzione tra norme primarie, che imputano e prescrivono la sanzione, alla luce delle quali le norme secondarie prescrivono quali comportamenti possono essere assunti e quali non;

- le norme di competenza, invece, conferiscono poteri e stabiliscono procedure di applicazione della legge (principio di legalità in senso concreto). Esse, dunque, non si limitano ad attribuire il potere, bensì si assumono l’onere di stabilire le modalità e le tempistiche attraverso cui tale potere deve essere esercitato.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i due tipi di norme giuridiche secondo Kelsen?
  2. Kelsen distingue tra norme giuridiche di condotta, che impongono obblighi, divieti e permessi, e norme di competenza, che conferiscono poteri e stabiliscono procedure di applicazione della legge.

  3. Cosa implica il principio di imputazione nella teoria di Kelsen?
  4. Il principio di imputazione implica che un evento illecito (X) deve essere seguito da una sanzione (Y), definendo così obblighi, divieti e permessi attraverso la relazione tra illecito e sanzione.

  5. Qual è l'obiezione di Hart alla teoria di Kelsen?
  6. Hart obietta che ridurre gli obblighi giuridici a sanzioni rende il destinatario diretto dell'obbligo colui che multa, mentre il destinatario indiretto è chi compie l'atto illecito, pur riconoscendo l'efficacia dello schema deontico di Kelsen.

Domande e risposte

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