Concetti Chiave
- Hart vede l'appartenenza delle norme all'ordinamento giuridico come un problema di coordinazione basato sulla regola di riconoscimento.
- I funzionari scelgono i criteri di appartenenza seguendo il comportamento comune, creando così un sistema ordinato e unitario.
- Il processo di identificazione delle norme è visto come un gioco di coordinazione con più equilibri e criteri tra cui scegliere.
- La norma di riconoscimento, secondo Hart, è una convenzione, contrariamente a quanto credono i giusnaturalisti che vedono la giustizia come non arbitraria.
- Hart sostiene che l'obbligatorietà del diritto deriva dalla convenzione sociale piuttosto che da sanzioni coercitive o legittimità della scelta.
Il problema della coordinazione
Hart ritiene che l’appartenenza delle norme all’ordinamento giuridico costituisca un problema di coordinazione: in tal senso è fondamentale usare la regola di riconoscimento poiché questa, essendo dotata di forza normativa, rende l’ordinamento un sistema ordinato, unitario e completo.
Quando i funzionari si trovano nella situazione di dover stabilire quali sono i criteri di appartenenza all’ordinamento, essi preferiscono conformarsi al comportamento assunto dagli altri (a patto che questi, a loro volta, siano disposti a fare lo stesso.
Il gioco dei criteri
In generale, il gioco dei criteri di appartenenza non è altro che un gioco in cui rilevano più criteri tra i quali i funzionari sono chiamati a scegliere. Si tratta dunque di un gioco di coordinazione in cui persistono più equilibri. L’adozione di tale gioco richiede necessariamente la conoscenza di quali siano le norme giuridiche. I funzionari che giocano al gioco del diritto scelgono quale criterio adottare sulla base della norma di riconoscimento di Hart: l’individuazione di nuove norme, pertanto, è arbitrariamente affidata ai funzionari pubblici che, pur basandosi sulla norma di riconoscimento, decidono discrezionalmente quale quali norme annoverare all’interno dell’ordinamento giuridico.
La norma di riconoscimento
Il ragionamento secondo cui la norma di riconoscimento di Hart è una convenzione, dunque, non sarebbe approvato dai giusnaturalisti perché esso prepone la presunta arbitrarietà della giustizie, la quale, secondo i giusnaturalisti, deve essere sempre fondata solo ed esclusivamente sulla scelta giusta (quindi mai arbitraria - i giuspositivisti fondavano invece il diritto non sulla scelta giusta, bensì sempre sulla stessa scelta che, tramite la codificazione, rendesse il diritto certo ed equo).
È importante sottolineare inoltre che, secondo Hart, l’obbligatorietà del diritto non dipende né dalla sanzione coercitiva né dalla legittimità della scelta, bensì dalla convenzione: gli agenti si conformano al diritto perché tutti gli altri fanno lo stesso.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della norma di riconoscimento secondo Hart?
- Come si svolge il "gioco dei criteri" nell'ordinamento giuridico?
- Perché i giusnaturalisti non approverebbero la norma di riconoscimento di Hart?
La norma di riconoscimento è fondamentale per Hart poiché conferisce forza normativa all'ordinamento, rendendolo un sistema ordinato, unitario e completo.
Il "gioco dei criteri" è un gioco di coordinazione in cui i funzionari scelgono tra diversi criteri di appartenenza basandosi sulla norma di riconoscimento, decidendo discrezionalmente quali norme includere nell'ordinamento.
I giusnaturalisti non approverebbero la norma di riconoscimento di Hart perché essa implica un'arbitrarietà nella giustizia, mentre i giusnaturalisti credono che la giustizia debba essere fondata solo sulla scelta giusta e non arbitraria.