Concetti Chiave
- Lo Stato non è responsabile del comportamento dei privati, ma può esserlo per mancata prevenzione e controllo.
- La CIG ha stabilito che l'Iran non era responsabile per l'occupazione dell'ambasciata USA, ma lo era per la mancata protezione.
- La detenzione degli ostaggi in Iran è stata imputata allo Stato a causa del supporto governativo alla situazione.
- La legge 3 del 2001 regola l'esecuzione del potere sostitutivo in base a sussidiarietà e leale collaborazione.
- I provvedimenti sostitutivi devono essere proporzionati e sono adottati solo in caso di inadempimento o urgenza.
Indice
Responsabilità dello Stato e privati
Diversamente da quanto accade in relazione agli enti locali e regionali, lo stato non è ritenuto responsabile della condotta di privati. Qualora essi causino grave danno, lo Stato può tuttavia essere ritenuto responsabile in relazione alla mancata o inadeguata attività di prevenzione e controllo.
Sentenza CIG USA contro Iran
Questa regola è stata applicata dalla CIG nella sentenza del 1980 USA contro Iran relativa all’occupazione dell’ambasciata americana da parte di studenti militanti e la contestuale detenzione del personale della stessa. La CIG ha considerato i due fatti in maniera differente: essa non ha imputato allo stato iraniano la condotta degli studenti occupanti, rilevandone tuttavia la responsabilità per mancata prevenzione e protezione dei locali da parte del corpo di polizia; al contrario, la corte ha attribuito all’Iran il perdurare della detenzione degli ostaggi a causa dell’aperta approvazione del contesto, manifestata dal governo, il quale affermò che la situazione si sarebbe protratta finché gli USA non avessero consegnato all’Iran lo shah e i suoi beni.
Legge 3 del 2001 e potere sostitutivo
La legge 3 del 2001 tutela la procedura di esecuzione del potere sostitutivo nel rispetto dei principi di sussidiarietà e leale collaborazione. Essa ne consente l’esercizio nei soli casi previsti dall’art. 120 e prevede che, al loro verificarsi, segua innanzitutto l’assegnazione da parte del Presidente del consiglio di un congruo termine entro cui l’ente interessato è tenuto ad adottare i provvedimenti necessari. Solo in caso di ulteriore inadempimento, il Consiglio dei ministri, sentito l’ente regionale, nomina un apposito commissario che eserciti il potere sostitutivo. In caso di necessità e d’urgenza, i provvedimenti necessari sono adottati direttamente dal Consiglio dei ministri e immediatamente comunicati alla conferenza Stato-regione o Stato-città.
In ogni caso, i provvedimenti sostitutivi devono essere proporzionati alle finalità conseguite.
Procedura forzata e responsabilità
La possibilità di adottare tale procedimento forzato consente di comprender il motivo per cui l’eventuale inadempimento di un obbligo internazionale determina il sorgere di responsabilità da fatto illecito in capo allo Stato.
Domande da interrogazione
- Qual è la responsabilità dello Stato in relazione alla condotta dei privati?
- Come viene gestito il potere sostitutivo secondo la legge 3 del 2001?
- Qual è il ruolo del Consiglio dei ministri in situazioni di necessità e urgenza?
Lo Stato non è ritenuto responsabile della condotta dei privati, ma può essere considerato responsabile per la mancata o inadeguata attività di prevenzione e controllo, come evidenziato nel caso del 1980 USA contro Iran.
La legge 3 del 2001 prevede che il potere sostitutivo venga esercitato solo nei casi previsti dall'art. 120, con un termine congruo assegnato dal Presidente del consiglio per l'adozione dei provvedimenti necessari, e in caso di inadempimento, un commissario viene nominato dal Consiglio dei ministri.
In situazioni di necessità e urgenza, il Consiglio dei ministri adotta direttamente i provvedimenti necessari, che vengono immediatamente comunicati alla conferenza Stato-regione o Stato-città, garantendo che i provvedimenti siano proporzionati alle finalità conseguite.