Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La mancipatio era un istituto polivalente nel diritto classico, utilizzato per trasferire proprietà, fare testamenti o cambiare status personale.
  • Essendo un negozio astratto, la mancipatio non richiedeva una iusta causa ed era efficace anche se latente.
  • Si distingue dalla traditio, che è un negozio causale, mentre la mancipatio è astratta e può essere modellata con contenuti aggiuntivi.
  • Il mancipio dans doveva garantire contro l'evizione, permettendo al mancipio accipiens di richiedere risarcimenti tramite l'actio auctoritatis in duplum.
  • La mancipatio non dava origine all’usucapione, che richiedeva continuità possessoria; qualsiasi perdita di possesso causava usurpatio.

Indice

  1. La mancipatio e le sue funzioni
  2. Differenze tra mancipatio e traditio

La mancipatio e le sue funzioni

La mancipatio era un istituto polivalente poiché non consentiva esclusivamente di trasferire la proprietà di un bene, ma era utile anche per fare un testamento, cambiare il proprio status personale o per acquistare la manus sulla donna.

La mancipatio, inoltre, era un negozio astratto poiché prescindeva dalla iusta causa. Dal punto di vista formale, poteva essere anche latente, nascosta, producendo ugualmente i suoi effetti (atto legittimo).

Differenze tra mancipatio e traditio

La mancipatio si differenzia dalla traditio: mentre la mancipatio è astratta, la traditio è causale.
Infine, alla mancipatio possono essere aggiunti contenuti che ne modellino le caratteristiche.

Quando trasferiva la proprietà del bene, il mancipio dans doveva prestare l’auctoritas, cioè stare garante per il caso di evitione: cioè nel caso in cui fosse giunto un terzo a rivendicare il bene che il proprietario ha venduto al mancipio accipiens. In questo caso, il mancipio accipiens poteva avvalersi dell’actio auctoritatis in duplum, tramite cui pretendere il doppio del denaro speso per comprare il bene.

La mancipatio non poteva mai dare origine all’usucapione. Il requisito fondamentale per l’usucapione era la continuità possessoria: la perdita del bene anche per un breve periodo determinava la cosiddetta «usurpatio». In questo caso il tempo già trascorso utile all’usucapione veniva considerato nullo a causa di una discontinuità relativa al possesso.

Nel caso in cui il proprietario di un bene da lui consegnato a un secondo soggetto si rendeva conto che suddetto bene fosse stato posseduto da un terzo, egli poteva interrompere tale possesso attraverso la rei vendicatio oppure tramite un contegno concludente. Come già scritto da Cicerone, se, ad esempio, il proprietario di un fondo voleva interrompere il possesso di un terzo, era sufficiente che entrasse nel proprio territorio e spezzasse un ramoscello. Ciò determinava l’usurpatio ai danni del terzo.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano le funzioni principali della mancipatio?
  2. La mancipatio era un istituto polivalente che permetteva non solo di trasferire la proprietà di un bene, ma anche di fare un testamento, cambiare lo status personale o acquisire la manus sulla donna.

  3. In cosa si differenzia la mancipatio dalla traditio?
  4. La mancipatio è un negozio astratto che prescinde dalla iusta causa, mentre la traditio è causale. Inoltre, la mancipatio può includere contenuti aggiuntivi che ne modellano le caratteristiche.

  5. Qual è il ruolo dell’auctoritas nella mancipatio?
  6. Nella mancipatio, il mancipio dans doveva prestare l’auctoritas, fungendo da garante in caso di evizione, permettendo al mancipio accipiens di avvalersi dell’actio auctoritatis in duplum per ottenere il doppio del denaro speso se un terzo rivendicava il bene.

Domande e risposte

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