Concetti Chiave
- Il movimento antiaborto negli USA si è sviluppato in risposta alla legalizzazione dell'aborto, con posizioni inizialmente estreme che includevano atti violenti.
- Utilizzando un linguaggio politico, il movimento ha ampliato il dibattito sull'aborto al di fuori dell'ambito medico.
- L'antiabortismo sostiene che l'aborto è innaturale, attribuendo la scelta delle donne a fattori legali e pressioni sociali.
- Nonostante un ridimensionamento delle posizioni estremiste, leggi contro l'aborto sono state dichiarate incostituzionali dalla Corte Suprema.
- La legislazione di Obama ha reso obbligatorio per i datori di lavoro fornire servizi contraccettivi, affrontando le disparità di spesa sanitaria tra donne e uomini.
Movimento antiaborto
In seguito alla legittimazione dell’aborto negli USA, si svilupparono due movimenti distinti: uno volto alla radicalizzazione di tale legittimazione, l’altro finalizzato a ottenerne il divieto.In particolare, molti studiosi si sono battuti per difendere la vita del nascituro. Quest’ultima posizione divenne sempre più estremista sia per ciò che attiene i modi sia per quanto riguarda i fatti. Gli esponenti di questo movimento, infatti, consumarono persino omicidi di alcuni medici pro aborto.
Il movimento anti-aborto sviluppò le proprie argomentazioni servendosi del linguaggio tipico del mondo politico.
La Corte suprema degli USA ha dichiarato l’insussistenza della cosiddetta «sindrome post-aborto».
In particolare, il movimento anti-aborto si proponeva di dimostrare l’innaturalità dell’aborto. Esso, in particolare, ritiene che le donne cedano alla debolezza dell’aborto per due motivi:
- perché la legge glielo consente;
- a causa delle pressioni sociali.
Secondo il momento anti-aborto, infatti, la scelta naturale della donna ricade inevitabilmente nella protezione dell figlio, a prescindere dalle circostanze coattive o non in cui questo è stato concepito.
Nel corso del tempo, tuttavia, le posizioni del movimento antiaborto divennero meno estreme.
Nell’ambito di questo ridimensionamento, vennero emanate diverse leggi volte a garantire la condanna penale di chiunque praticasse l’aborto. La corte suprema, però, dichiarò l’illegittimità della suddetta legge, ritenendo l’incostituzionalità della ratio.
Negli USA, più che la lotta all’aborto in sé è risultata complessa la posizione contro l’uso dei contraccettivi (Obama care). La legge emanata da Obama ha stabilito l’obbligo dei datori di lavoro di fornire alle proprie dipendenti prestazioni relative ai contraccettivi e, in generale, a servizi meramente inerenti la salute femminile. La ratio della suddetta legge si fondava sul calcolo secondo cui le donne in America spendono molto di più rispetto agli uomini per preservare e curare la propria salute.
Domande da interrogazione
- Quali sono stati i due movimenti principali sviluppatisi negli USA in seguito alla legittimazione dell'aborto?
- Come ha influenzato il movimento anti-aborto il dibattito politico e medico?
- Qual è stata la posizione della Corte Suprema degli USA riguardo alla "sindrome post-aborto"?
Si sono sviluppati due movimenti distinti: uno volto alla radicalizzazione della legittimazione dell'aborto e l'altro finalizzato a ottenerne il divieto, con il movimento anti-aborto che si è battuto per difendere la vita del nascituro.
Il movimento anti-aborto ha utilizzato il linguaggio politico per ampliare il dibattito, portandolo oltre l'ambito medico e coinvolgendo anche quello politico.
La Corte Suprema degli USA ha dichiarato l'insussistenza della cosiddetta "sindrome post-aborto", ritenendo che non esista una base legittima per tale sindrome.