Concetti Chiave
- Le migrazioni storiche sono state motivate da ragioni militari, economiche, politiche e religiose, con popoli in movimento per conquistare terre o fuggire da condizioni oppressive.
- Significativi movimenti migratori antichi includono gli Indoeuropei e i Semiti, seguiti dai Germani nel periodo tra il I e il IV secolo d.C., che influenzarono la caduta dell'Impero Romano d'Occidente.
- La tratta degli schiavi, dal XVI al XIX secolo, ha coinvolto milioni di africani deportati in America, formando le attuali comunità afro-americane negli Stati Uniti.
- Dal XIX secolo, italiani emigrarono in massa verso le Americhe e, dopo la Seconda Guerra Mondiale, verso altri paesi europei; dagli anni '80, l'Italia è diventata meta di immigrazione.
- La Costituzione italiana garantisce il diritto di asilo agli stranieri in fuga da paesi dove sono negate le libertà fondamentali e protegge i rifugiati politici da estradizioni.
Le migrazioni nella storia e il diritto di asilo
Nel corso della storia le migrazioni sono avvenute per diversi motivi: militari, economici, politici o religiosi. Alcuni popoli si sono messi in movimento alla ricerca di terre da conquistare, altri per fuggire dal proprio paese in cui non venivano riconosciuti i diritti fondamentali, altri ancora si sono mossi per trarre vantaggio da terre appena scoperte. Molti si sono messi alla ricerca di condizioni di vita migliori.
Nell’antichità, i movimenti più significativi sono stati quelli degli Indoeuropei e dei Semiti fra il 4000 e il 2000 a.C.
Nell’Età Moderna milioni di africani sono stati fatti schiavi e deportati in America per lavorare soprattutto nelle piantagioni La tratta degli schiavi durò dal XVI al XIX secolo e strappò dalle proprie terre di origine quasi 12 milioni di persone, i cui discendenti odierni formano in buona parte le comunità afro-americane degli Stati Uniti. Ma flussi migratori in vasta scala e per motivi economici sono avvenuti alla fine del XIX secolo e nella metà del XX. Gli Europei si sono diretti verso l’America, l’Africa del Sud o l’Australia; i Cinesi verso gli USA. L’Europa ha invece attirato popolazioni latino-americane. Un polo di attrazione hanno costituito anche i paesi del Golfo Persico produttori di petrolio.
A partire dall’ inizio del XIX secolo molti Italiani, provenienti soprattutto dal Friuli e dalle regioni meridionali sono emigrati sia negli USA che in America Latina (Brasile e Argentina): Nel secondo dopo guerra, intorno agli anni ’50 l’emigrazione ha ripreso e molti si sono trasferiti in altri paesi dell’Europa (Francia, Belgio, Germania, Paesi Bassi). La comunità di migranti più numerosa era quella che lavorava nelle miniere di carbone in Belgio e nella Francia dell’ Est. Verso gli anni ’80, a sua volta l’Italia è diventata da terra di emigrazione a terra d’immigrazione per migranti provenienti da paesi africani, in genere sud sahariani, dall’ Asia (Cina, Filippine e Bangladesh) o da paesi dell’Europa orientale (Romania, Albania, Polonia, Ucraina). L’integrazione di queste popolazioni è resa tutt’ora difficile dalla mancanza di conoscenza della lingua italiana e da tradizioni culturali molto diverse. Molto spesso anche la religione musulmana costituisce un ostacolo. La Costituzione italiana, all’ art. 10, conformandosi alle norme del diritto internazionali, prevede la concessione del diritto di asilo: lo straniero che fugge dal proprio paese in cui viene impedito l’esercizio delle fondamentali libertà democratiche (situazione frequente in caso di guerra) ha diritto ad essere accolto. La Costituzione prevede anche l’accoglienza del rifugiato politico, cioè di colui che, nel proprio paese, è oggetto di persecuzione per reati politici. In questo caso, la legge italiana non ammette l’estradizione, cioè la consegna nel paese di origine, cosa che invece è ammessa nel caso di reati comuni.
Domande da interrogazione
- Quali sono stati i principali motivi delle migrazioni storiche?
- Quali furono i movimenti migratori più significativi nell'antichità?
- Come si è evoluta l'emigrazione italiana dal XIX secolo?
- Cosa prevede la Costituzione italiana riguardo al diritto di asilo?
Le migrazioni storiche sono avvenute per motivi militari, economici, politici o religiosi, con popoli in movimento per conquistare terre, fuggire da paesi oppressivi o cercare migliori condizioni di vita.
Nell'antichità, i movimenti più significativi furono quelli degli Indoeuropei e dei Semiti tra il 4000 e il 2000 a.C., e successivamente i Germani tra il I e il IV secolo d.C., che occuparono l'Impero Romano d'Occidente.
Dal XIX secolo, molti italiani emigrarono verso gli USA e l'America Latina, e nel secondo dopoguerra verso altri paesi europei. Dagli anni '80, l'Italia è diventata una terra d'immigrazione per migranti da Africa, Asia ed Europa orientale.
La Costituzione italiana, all'art. 10, prevede il diritto di asilo per stranieri che fuggono da paesi dove le libertà democratiche sono impedite, e accoglie i rifugiati politici, non ammettendo l'estradizione per reati politici.