Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Le risorse finanziarie pubbliche sostengono un ordinamento giuridico del mercato per garantirne l'effettività, lo sviluppo e il mantenimento.
  • Questo ordinamento giuridico è supportato sia a livello statale che sovranazionale, come nell'Unione Europea e altre unioni di mercato globali.
  • Il mercato è considerato un bene comune, richiedendo regole e finanziamenti pubblici per essere utile e accessibile alla collettività.
  • Le posizioni giuridiche soggettive, come diritti e libertà, sono finanziate dal bilancio statale e sono beni pubblici.
  • Lo Stato assicura la fruizione dei diritti come beni pubblici, seppur con intensità e livelli differenti.

Indice

  1. Risorse finanziarie pubbliche e ordinamento giuridico
  2. Il mercato come bene comune

Risorse finanziarie pubbliche e ordinamento giuridico

Una parte delle risorse finanziarie pubbliche viene impiegata in modo diretto o indiretto per far esistere (e quindi rendere “effettivo”) un certo “ordinamento giuridico del mercato” che garantisca i presupposti, le condizioni di possibilità, di mantenimento e di sviluppo della stessa economia di mercato.

Questo “ordinamento giuridico del mercato” è certamente quello dello Stato, ma anche quello sovranazionale creato con la cooperazione tra più Stati sul piano internazionale, come avviene nel caso dell’Unione europea, o di diverse “Unioni di mercato” presenti su vasta scala territoriale in molti continenti (ad esempio in America Latina).

Il mercato come bene comune

Il “mercato”, insomma, è esso stesso un “bene comune” che richiede regole pubbliche e finanziamenti pubblici per renderlo “utile” e fruibile in modo ottimale da parte di tutta la collettività di riferimento.

Tutte le posizioni giuridiche soggettive di cui l’ordinamento consente o prevede il godimento da parte dei soggetti di diritto (i diritti a fare, o non fare, i diritti di obbligare gli altri a fare o non fare, i diritti potestativi, le libertà negative, le immunità, ecc.) sono quindi direttamente o indirettamente finanziate dal bilancio dello Stato.

Tutti i diritti sono, da un certo punto di vista, “beni pubblici” la cui fruizione viene assicurata, pur con intensità e livelli differenti, dallo Stato.

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