Concetti Chiave
- Le risorse finanziarie pubbliche sostengono un ordinamento giuridico del mercato per garantirne l'effettività, lo sviluppo e il mantenimento.
- Questo ordinamento giuridico è supportato sia a livello statale che sovranazionale, come nell'Unione Europea e altre unioni di mercato globali.
- Il mercato è considerato un bene comune, richiedendo regole e finanziamenti pubblici per essere utile e accessibile alla collettività.
- Le posizioni giuridiche soggettive, come diritti e libertà, sono finanziate dal bilancio statale e sono beni pubblici.
- Lo Stato assicura la fruizione dei diritti come beni pubblici, seppur con intensità e livelli differenti.
Risorse finanziarie pubbliche e ordinamento giuridico
Una parte delle risorse finanziarie pubbliche viene impiegata in modo diretto o indiretto per far esistere (e quindi rendere “effettivo”) un certo “ordinamento giuridico del mercato” che garantisca i presupposti, le condizioni di possibilità, di mantenimento e di sviluppo della stessa economia di mercato.
Questo “ordinamento giuridico del mercato” è certamente quello dello Stato, ma anche quello sovranazionale creato con la cooperazione tra più Stati sul piano internazionale, come avviene nel caso dell’Unione europea, o di diverse “Unioni di mercato” presenti su vasta scala territoriale in molti continenti (ad esempio in America Latina).
Il mercato come bene comune
Il “mercato”, insomma, è esso stesso un “bene comune” che richiede regole pubbliche e finanziamenti pubblici per renderlo “utile” e fruibile in modo ottimale da parte di tutta la collettività di riferimento.
Tutte le posizioni giuridiche soggettive di cui l’ordinamento consente o prevede il godimento da parte dei soggetti di diritto (i diritti a fare, o non fare, i diritti di obbligare gli altri a fare o non fare, i diritti potestativi, le libertà negative, le immunità, ecc.) sono quindi direttamente o indirettamente finanziate dal bilancio dello Stato.
Tutti i diritti sono, da un certo punto di vista, “beni pubblici” la cui fruizione viene assicurata, pur con intensità e livelli differenti, dallo Stato.