Concetti Chiave
- Un ordinamento giuridico è considerato un sistema che deve mantenere unità, coerenza e completezza.
- L'unità si riferisce al fatto che tutte le norme derivano dal potere costituente e dalla Costituzione.
- La coerenza implica l'assenza di contraddizioni tra le norme, con criteri di risoluzione delle antinomie per gestire i conflitti.
- La completezza garantisce che non ci siano lacune normative, con rimedi per individuare la norma applicabile.
- I criteri per risolvere i contrasti normativi nel nostro ordinamento includono il criterio cronologico, gerarchico e della competenza.
Indice
Concetto di ordinamento giuridico
Ogni ordinamento è (o meglio: tende a essere considerato dall’interprete) un sistema. La pluralità delle fonti del diritto, e quindi delle norme giuridiche che mediante le fonti sono prodotte, richiede che siano predeterminati i criteri attraverso i quali l’ordinamento possa mantenere le caratteristiche di unità, coerenza e completezza.
Unità e coerenza dell'ordinamento
Unità significa che tutte le norme possono farsi risalire, in ultimo, al potere costituente, cioè al momento fondante dell’ordinamento e all’atto che con esso viene posto, la Costituzione.
Coerenza significa che l’ordinamento, in quanto sistema, non tollera contraddizioni fra le parti (gli atti e le norme) che lo compongono. La continua produzione di nuovo diritto rende inevitabile il formarsi di antinomie: intendendosi con tale concetto i contrasti fra norme, ossia casi in cui due norme qualifichino un medesimo comportamento in modo tale che l’osservanza dell’una comporta necessariamente l’inosservanza dell’altra. Ciascun ordinamento prevede appositi criteri di risoluzione delle antinomie, così da consentire all’interprete di individuare la norma, l’unica norma, che deve essere applicata in concreto.
Completezza e risoluzione delle antinomie
Completezza significa assenza di lacune o vuoti normativi, ossia casi non previsti dal diritto positivo. L’ordinamento predispone determinati rimedi che permettono all’interprete, anche quando sembri mancare qualsiasi disciplina giuridica, di rinvenire la norma applicabile al caso concreto.
Criteri di ordinamento delle norme
Nel nostro ordinamento i criteri per ordinare le norme giuridiche prodotte dalle fonti del diritto si traggono dalla Costituzione e dalle disposizioni contenute nelle preleggi al codice civile del 1942. Attraverso tali criteri si risolvono i contrasti fra norme. La risoluzione delle antinomie normative è un’operazione essenzialmente pratica, essendo svolta non tanto in sede di produzione del diritto quanto in sede di applicazione del diritto, da parte dell’interprete e, in ispecie, del giudice. I criteri sono tre: criterio cronologico; criterio gerarchico e criterio della competenza.
Domande da interrogazione
- Qual è il concetto di ordinamento giuridico?
- Come si risolvono le antinomie nell'ordinamento giuridico?
- Quali sono i criteri di ordinamento delle norme nel nostro sistema giuridico?
L'ordinamento giuridico è considerato un sistema che richiede criteri predeterminati per mantenere unità, coerenza e completezza, nonostante la pluralità delle fonti del diritto.
Le antinomie, ossia i contrasti fra norme, vengono risolte attraverso criteri specifici che permettono all'interprete di individuare la norma applicabile, garantendo coerenza nell'ordinamento.
I criteri di ordinamento delle norme si basano sulla Costituzione e sulle preleggi al codice civile del 1942, e includono il criterio cronologico, gerarchico e della competenza per risolvere i contrasti normativi.