Concetti Chiave
- La libertà di manifestazione del pensiero è limitata dal buon costume e da esigenze di tutela di altri diritti costituzionali.
- Il buon costume è inteso come il comune senso del pudore e della pubblica decenza, considerando il sentimento medio della comunità.
- La contrarietà al pudore non dipende dall'oscenità in sé, ma dall'offesa al pudore sessuale nel contesto e nelle modalità espositive.
- Il pensiero anticonformista è protetto dall'art. 21, che tutela il diritto di critica contro la repressione di opinioni non conformi.
- L'espressione artistica è un'area complessa per il limite del buon costume, con l'arte non considerata oscena secondo l'art. 529 c.p.
Limiti alla libertà di manifestazione del pensiero
La libertà di manifestazione del pensiero incontra due tipi di limiti:
- un unico limite esplicito, previsto dall’ultimo comma dell’art. 21 Cost., il buon costume;
- una serie di limiti impliciti, derivanti dall’esigenza di tutelare altri diritti costituzionali o altri beni di rilievo costituzionale.
Il concetto di buon costume che la giurisprudenza costituzionale e la dottrina hanno adottato è tratto dal codice penale: si intende per buon costume il comune senso del pudore e della pubblica decenza secondo il sentimento medio della comunità (una concezione che può allargarsi fino a proteggere lo sviluppo psichico e morale del minore, ex artt.
La contrarietà al sentimento del pudore non dipende «dall’oscenità di atti o di oggetti in sé considerata, ma dall’offesa che può derivarne al pudore sessuale, considerato il contesto e le modalità in cui quegli atti o quegli oggetti sono compiuti o esposti» (v. sent. 368/1992). Se invece il buon costume venisse individuato nella morale corrente, secondo la concezione accolta nel codice civile, verrebbe repressa ogni manifestazione del pensiero non conformista, ossia non coerente con l’opinione pubblica prevalente (v. sent. 9/1965). L’art. 21, infatti, protegge proprio il pensiero anticonformista e il diritto di critica in ogni sua forma.
Terreno di prova, non sempre agevole, del limite del buon costume è quello dell’espressione artistica. Fino a dove si spinge la libertà dell’arte? Come si applica ad essa quel limite? Il fatto che la Costituzione dedichi all’arte una specifica disposizione (art. 33.1) sembra giustificare la tesi, fatta propria dall’art. 529 c.p., secondo cui l’opera d’arte non è mai oscena (e l’osceno non è mai opera d’arte).