Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il sistema elettorale «Porcellum», introdotto nel 2005, era basato su un sistema proporzionale con premio di maggioranza, ma è stato criticato per le liste bloccate e la mancanza di un requisito minimo di voti.
  • La Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo il «Porcellum» nel 2014, sottolineando l'importanza del voto libero e uguale, e criticando la sua struttura per non garantire questi principi.
  • Nel 2014 è stato introdotto un nuovo sistema elettorale chiamato «Italicum», con un premio di maggioranza per chi superava il 40% dei voti e un ballottaggio nazionale tra i due partiti più votati se nessuno raggiungeva questa soglia.
  • La sentenza 35 del 2017 ha dichiarato incostituzionale l'Italicum per non prevedere un minimo di voti necessari al secondo turno per ottenere il premio di maggioranza.
  • Le modifiche ai sistemi elettorali riflettono un tentativo di bilanciare la rappresentanza con la stabilità governativa, ma hanno spesso incontrato critiche e ostacoli costituzionali.

Indice

  1. Evoluzione del sistema elettorale italiano
  2. Critiche e modifiche al porcellum
  3. Sentenza della Corte costituzionale

Evoluzione del sistema elettorale italiano

Il sistema delineatosi nel 1993 fu ritenuto valido fino al 2005, anno in cui vennero modificate le regole elettorali al fine di rendere difficile la creazione di una maggioranza per le successive elezioni. Nel 2005 venne istituito il cosiddetto «sistema Calderoli», di tipo proporzionale e basato sul «premio di maggioranza»: alla lista che avesse ottenuto il maggiore consenso sarebbero stati attribuiti seggi aggiuntivi rispetto a quelli che le fossero spettati. il sistema della legge Calderoli fu modificata nel 2015: si ritenne che tale sistema non funzionasse in modo ottimale perché il premio alla coalizione per la camera dei deputati era attribuito a livello nazionale, mentre quello per il senato su scala regionale. Non sempre, dunque, la coazione che risultava vincitrice a livello nazionale godeva di egual forza ed efficacia.

Critiche e modifiche al porcellum

D’altronde, persino il creatore di tale sistema lo definì «una porcata (da ciò scaturisce il termine con cui tale sistema è conosciuto: porcellum)».

In particolare, ci si chiese se fosse legittimo attribuire il premio di maggioranza in modo non eguale e, soprattutto, non dare agli elettori la possibilità di esprimere direttamente le proprie preferenze: le liste, infatti, erano «bloccate».

Sentenza della Corte costituzionale

Tramite la nota e discussa sentenza 1 del 2014, la Corte costituzionale dichiarò illegittimo il sistema elettorale «porcellum» per l’assenza di un numero minimo di voti previsto per ottenere il premio di maggioranza e per la presenza di liste bloccate ed estremamente lunghe (ciò determina il venir meno del voto «libero»). AL fine di dichiarare illegittima la legge Calderoli, la Corte ha valorizzato l’articolo 48 della Costituzione in relazione all’articolo 3. Molti giuristi e studiosi, però, hanno ritenuto che la Corte si sia espressa impropriamente: fino ad allora, infatti, la Corte si era espressa sull’egualità del voto in merito alla necessità che tutti i cittadini si recassero «liberamente» alle urne; nel 2014, per la prima volta, essa ha correlato il concetto di voto libero e uguale alle concrete modalità di esercizio del voto alle urne.

In seguito alla sentenza costituzionale 1 del 2014, venne approvato un nuovo sistema elettorale, definito «Italicum». Tale legge propose un sistema maggioritario e individuò un limite minimo (40%) a partire dal quale sarebbe scattato il premio di maggioranza. Qualora nessun partito avesse raggiunto la soglia minima sarebbe scattato un ballottaggio, non più all’interno dei singoli collegi, bensì tra i due partiti più votati a livello nazionale.

Tramite la sentenza 35 del 2017, la Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del sistema elettorale Italicum poiché non prevedeva, nel secondo turno (ballottaggio), una percentuale minima di voti al fine di ottenere il premio di maggioranza.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali critiche al sistema elettorale «porcellum»?
  2. Il sistema «porcellum» fu criticato per l'attribuzione del premio di maggioranza senza un numero minimo di voti e per le liste bloccate, che limitavano la possibilità degli elettori di esprimere le proprie preferenze.

  3. Come ha reagito la Corte costituzionale al sistema «porcellum»?
  4. La Corte costituzionale, con la sentenza 1 del 2014, dichiarò illegittimo il sistema «porcellum» per l'assenza di un numero minimo di voti per il premio di maggioranza e per le liste bloccate, valorizzando l'articolo 48 della Costituzione.

  5. Quali erano le caratteristiche principali del sistema elettorale «Italicum»?
  6. L'«Italicum» era un sistema maggioritario che prevedeva un premio di maggioranza a partire dal 40% dei voti e un ballottaggio tra i due partiti più votati a livello nazionale se nessuno avesse raggiunto la soglia minima.

  7. Perché la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità del sistema «Italicum»?
  8. La Corte costituzionale, con la sentenza 35 del 2017, dichiarò l'illegittimità del sistema «Italicum» perché non prevedeva una percentuale minima di voti nel secondo turno per ottenere il premio di maggioranza.

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