Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La legge La Pergola del 1989 ha istituito uno strumento legislativo per adeguare l'ordinamento italiano agli obblighi dell'UE, noto inizialmente come legge comunitaria.
  • La legge comunitaria, ispirata al modello della legge di bilancio, permette al governo di attuare obblighi UE tramite decreti legislativi o regolamenti.
  • L'assenza di una sessione con tempi certi per l'approvazione ha spesso causato ritardi nell'attuazione della legge comunitaria.
  • Il ritardo nell'approvazione ha portato l'Italia a incorrere in procedure di infrazione, risolvendo talvolta tramite decreti legge.
  • La legge n. 234 del 2012 ha riformato le norme sulla partecipazione dell'Italia alla normativa UE, includendo sia la fase discendente che ascendente del processo decisionale.

legge di delegazione europea e legge europea

A partire dalla l. 86/1989 (legge La Pergola) è stato istituito un apposito strumento legislativo con cui viene assicurato il periodico adeguamento dell’ordinamento interno agli obblighi derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea: questo strumento si chiamava, fino alla l. 234/2012, legge comunitaria. La legge del 1989, dopo decenni di cronici ritardi nell’attuazione della normativa comunitaria, riorganizzò le modalità attraverso le quali appunto l’ordinamento italiano si adegua al diritto dell’Unione (abrogando le norme non compatibili, recependo gli atti, a partire dalle direttive, non direttamente applicabili e in genere predisponendo le norme di esecuzione degli obblighi che l’appartenenza all’Unione continuamente produce).

Sulla base di un procedimento a cadenza annuale ispirato al modello della legge di bilancio, la legge comunitaria, presentata dal governo, solo in piccola parte attuava gli obblighi Ue in via diretta, mentre in relazione alla gran parte di essi affidava al governo il compito di farlo adottando decreti legislativi o regolamenti.

Diversamente da quanto avviene per l’esame della manovra annuale di bilancio, anche se i regolamenti parlamentari avevano disciplinato con specifiche disposizioni il procedimento di esame della legge comunitaria, non era stata però prevista una «sessione» con la garanzia di tempi certi per l’approvazione in assemblea. In effetti, il ritmo annuale veniva rispettato solo raramente, sicché alcune leggi comunitarie riguardavano non uno ma più anni, o comunque erano approvate con notevole ritardo. In questo modo lo scopo stesso dell’istituzione di una legge ad hoc, cioè evitare che lo Stato italiano incorra in procedure di infrazione per mancato adempimento degli obblighi Ue, finiva per venire vanificato (e infatti spesso si provvedeva al di fuori della legge comunitaria adottando le misure necessarie per decreto legge). Si è arrivati così, con la l. 24 dicembre 2012, n. 234, a una complessiva riforma delle «norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea» (con riferimento, come si vede, non solo alla fase discendente di cui si parla qui, ma anche alla fase ascendente del processo decisionale dell’Unione.

Domande da interrogazione

  1. Qual è lo scopo principale della legge di delegazione europea e della legge europea?
  2. Lo scopo principale è assicurare l'adeguamento periodico dell'ordinamento interno italiano agli obblighi derivanti dall'ordinamento dell'Unione europea, evitando procedure di infrazione per mancato adempimento.

  3. Quali erano le criticità della legge comunitaria prima della riforma del 2012?
  4. Le criticità includevano ritardi cronici nell'attuazione della normativa comunitaria e l'assenza di una sessione con tempi certi per l'approvazione in assemblea, portando spesso a ritardi significativi.

  5. Cosa ha introdotto la riforma del 2012 con la legge n. 234?
  6. La riforma del 2012 ha introdotto una revisione complessiva delle norme sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea, includendo sia la fase discendente che quella ascendente del processo decisionale.

Domande e risposte

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