Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • L'espromissione si distingue dalla delegazione perché l'iniziativa è assunta dall'espromittente, che si obbliga a pagare il debito dell'espromesso senza essere delegato.
  • Nell'accollo, l'accollante assume il debito dell'accollato verso l'accollatario, e può opporre eccezioni basate sul contratto di accollo.
  • L'espromissione e l'accollo possono essere privati o cumulativi, ma l'espromissione è solo parzialmente astratta, legata al rapporto di valuta tra espromesso ed espromissario.
  • La delegazione di pagamento permette al delegato di non accettare l'incarico, e può essere causale o astratta, simile alla delegazione di debito.
  • Un esempio pratico di delegazione di pagamento è il mandato di pagamento, dove un ente incarica una banca di pagare un proprio creditore.

Indice

  1. Differenze tra espromissione e delegazione
  2. Caratteristiche dell'espromissione
  3. Funzionamento dell'accollo
  4. Applicazioni pratiche della delegazione

Differenze tra espromissione e delegazione

L’espromissione e l’accollo sono istituti simili alla delegazione.

A differenza della delegazione, però, nell’espromissione l’iniziativa dell’operazione non è assunta dal delegante (qui espromesso), bensì dal delegato (espromittente): senza delegazione del primo, l’espromittente si obbliga spontaneamente nei confronti dell’espromissario (equivalente del delegatario) ad adempiere il debito dell’espromesso.

Caratteristiche dell'espromissione

Come la delegazione, l’espromissione può essere privata o cumulativa, ma solo parzialmente astratta: la si può astrarre soltanto dal rapporto di provvista (preesistente fra espromesso ed espromittente), non dal rapporto di valuta (intercorrente tra espromesso ed espromissario).

L’espromittente può sempre rifiutarsi di pagare eccependo (adducendo/obiettando) la mancanza del rapporto di valuta (art. 1272).

Funzionamento dell'accollo

Nell’accollo, invece, l’accollante si obbliga ad assumere il debito dell’accollato verso l’accollatario: proprio come la delegazione esso può essere privato o cumulativo, causale o astratto, ma in ogni caso l’accollante può sempre opporre all’accollatario le eccezioni basate sul contratto di accollo.

Diversamente da quanto accade nella delegazione di debito, in questo caso il delegato non è tenuto ad accettare l’incarico (art. 1269).

Applicazioni pratiche della delegazione

Anch’essa può essere causale o astratta e da questo punto di vista risponde alle medesime norme applicate per la delegazione di debito. Un’applicazione pratica di questa forma di delegazione è costituita dal mandato di pagamento: un ente, ad esempio, che ha un deposito presso una banca (ed è, perciò, creditore di questa per la restituzione della somma depositata), dà «mandato» alla banca (tecnicamente, delega questa) di pagare a un proprio creditore (ai dipendenti, ai fornitori ecc.).

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