Concetti Chiave
- L'espromissione si distingue dalla delegazione perché l'iniziativa è assunta dall'espromittente, che si obbliga a pagare il debito dell'espromesso senza essere delegato.
- Nell'accollo, l'accollante assume il debito dell'accollato verso l'accollatario, e può opporre eccezioni basate sul contratto di accollo.
- L'espromissione e l'accollo possono essere privati o cumulativi, ma l'espromissione è solo parzialmente astratta, legata al rapporto di valuta tra espromesso ed espromissario.
- La delegazione di pagamento permette al delegato di non accettare l'incarico, e può essere causale o astratta, simile alla delegazione di debito.
- Un esempio pratico di delegazione di pagamento è il mandato di pagamento, dove un ente incarica una banca di pagare un proprio creditore.
Indice
Differenze tra espromissione e delegazione
L’espromissione e l’accollo sono istituti simili alla delegazione.
A differenza della delegazione, però, nell’espromissione l’iniziativa dell’operazione non è assunta dal delegante (qui espromesso), bensì dal delegato (espromittente): senza delegazione del primo, l’espromittente si obbliga spontaneamente nei confronti dell’espromissario (equivalente del delegatario) ad adempiere il debito dell’espromesso.
Caratteristiche dell'espromissione
Come la delegazione, l’espromissione può essere privata o cumulativa, ma solo parzialmente astratta: la si può astrarre soltanto dal rapporto di provvista (preesistente fra espromesso ed espromittente), non dal rapporto di valuta (intercorrente tra espromesso ed espromissario).
L’espromittente può sempre rifiutarsi di pagare eccependo (adducendo/obiettando) la mancanza del rapporto di valuta (art. 1272).Funzionamento dell'accollo
Nell’accollo, invece, l’accollante si obbliga ad assumere il debito dell’accollato verso l’accollatario: proprio come la delegazione esso può essere privato o cumulativo, causale o astratto, ma in ogni caso l’accollante può sempre opporre all’accollatario le eccezioni basate sul contratto di accollo.
Diversamente da quanto accade nella delegazione di debito, in questo caso il delegato non è tenuto ad accettare l’incarico (art. 1269).
Applicazioni pratiche della delegazione
Anch’essa può essere causale o astratta e da questo punto di vista risponde alle medesime norme applicate per la delegazione di debito. Un’applicazione pratica di questa forma di delegazione è costituita dal mandato di pagamento: un ente, ad esempio, che ha un deposito presso una banca (ed è, perciò, creditore di questa per la restituzione della somma depositata), dà «mandato» alla banca (tecnicamente, delega questa) di pagare a un proprio creditore (ai dipendenti, ai fornitori ecc.).