Concetti Chiave
- La legge 128 del 2019 ha ufficializzato l'inquadramento giuridico dei riders come collaboratori etero-organizzati.
- Il nuovo articolo 2.1 del d.lgs. 81/2015 include le prestazioni svolte tramite piattaforme digitali tra quelle etero-organizzate.
- La modifica del termine da "esclusivamente" a "prevalentemente" semplifica per i collaboratori la dimostrazione della natura etero-organizzata delle loro prestazioni.
- La legge impone alle piattaforme di fornire ai riders copertura assicurativa e previdenziale tramite gestione separata Inps.
- Nel 2018 a Bologna è stata firmata la prima Carta sui diritti fondamentali del lavoro digitale, influenzando la regolamentazione dei diritti dei riders.
Indice
Evoluzione giuridica del lavoro web
In prima istanza, il lavoro sul web è stato disciplinato dalla giurisprudenza: in primo luogo dal tribunale del lavoro di Torino (aprile 2018), poi dalla Corte d’Appello di Torino (febbraio 2019) e, infine, dalla Corte di Cassazione (sentenza 1663/2020).
L’inquadramento giuridico dei riders, definito dalla Corte di appello di Torino, è stato ufficialmente consolidato dal legislatore tramite la legge 128 del 2019. La legge ha qualificato i riders come collaboratori etero-organizzati di cui al (nuovo) art. 2.1 d.lgs. 81/2015.
Modifiche legislative per i riders
La legge 128 ha infatti modificato il testo dell’art. 2, comma 1, stabilendo che fra le prestazioni etero-organizzate rientrano anche quelle svolte tramite piattaforma digitale. Inoltre, mentre il vecchio art. 2.1 parlava di «prestazioni esclusivamente personali», la nuova disposizione ha sostituito l’avverbio esclusivamente con prevalentemente: ciò vuol dire che per il collaboratore è ancora più semplice dimostrare la natura etero-organizzata delle proprie prestazioni.
Obblighi delle piattaforme digitali
La legge 128 del 2019 ha anche sancito l’obbligo a carico della piattaforma, di garantire al rider una copertura assicurativa e previdenziale. Quest’ultima può essere istituita presso la gestione separata Inps, valida per i lavoratori parasubordinati.
La disciplina giuridica sui riders è stata definita prima dalla giurisprudenza e poi dalla legge. Giudice e legislatore però non sono stati gli unici due soggetti coinvolti nella definizione dei diritti dei ciclofattorini: nel 2018, infatti, a Bologna è stata siglata la prima Carta sui diritti fondamentali del lavoro digitale.