Concetti Chiave
- L'interpretazione di una norma giuridica è necessaria per attribuirle il suo reale significato prima dell'applicazione pratica.
- Esistono quattro tipi di interpretazione basati sul soggetto che la effettua: giudiziale, autentica, burocratica e dottrinale.
- Le interpretazioni giudiziali vincolano solo le parti del processo, mentre quelle autentiche sono vincolanti per tutti i casi inerenti.
- L'interpretazione giuridica può essere classificata anche in base ai criteri utilizzati, come l'interpretazione letterale, logica, teleologica e per analogia.
- L'analogia è vietata nelle leggi penali per mantenere il principio di stretta legalità, evitando di considerare reati non espressamente definiti da una legge.
L'interpretazione di una norma giuridica
Spesso una norma giuridica può apparire particolarmente ostica da comprendere, perciò, prima di applicarla, si ha il bisogno di attribuirle il suo reale significato tramite un'interpretazione.
L'interpretazione, in base al soggetto che la effettua, può essere di quattro tipologie:
-giudiziale: sono i magistrati che, nel momento di dover concretizzare una certa legge, la devono capire appieno, dandole un determinato significato.
-autentica: è l'organo stesso che ha emanato la norma che chiarisce determinati punti di essa con l'emanazione di un'ulteriore legge dello stesso livello gerarchico della prima. Questa interpretazione è vincolante per tutti i casi inerenti alla norma suddetta;
-burocratica: è effettuata da un organo della Pubblica Amministrazione. Questa interpretazione è vincolante solo per gli organi amministrativi subordinati;
-dottrinale: è attuata da studiosi del diritto. Questa interpretazione non è mai vincolante, ma potrebbe essere usata come "spunto" da un magistrato durante un processo.
L'interpretazione è distinta anche in base al criterio con il quale viene attuata, infatti abbiamo:
-l'interpretazione letterale: dove vengono presi in esame i significati stretti delle parole del testo della norma;
-l'interpretazione logica: si cerca l'intenzione del legislatore nell'emanare la norma;
-l'interpretazione teleologica: con la quale si specifica lo scopo del legislatore nell'emanare la norma;
-l'interpretazione con ricorso all'analogia: quando si ricorre all'analogia, il magistrato cerca di risolvere un determinato caso - che non è espressamente regolato da alcuna norma - ispirandosi a leggi che regolano casi simili (analogia legis). Nel caso non ci siano casi simili a cui ispirarsi si fa ricorso all'analogia Iuris, cioè il magistrato dovrà far riferimento ai principi fondamentali dell'ordinamento giuridico. L'analogia è vietata per le leggi penali perché si deve sempre rispettare il principio di stretta legalità, secondo il quale nessun reato può essere considerato tale se non esiste una determinata legge che lo affermi.
Domande da interrogazione
- Quali sono le diverse tipologie di interpretazione di una norma giuridica?
- Quali criteri vengono utilizzati per l'interpretazione di una norma giuridica?
- Perché l'analogia è vietata nelle leggi penali?
Le tipologie di interpretazione di una norma giuridica sono quattro: giudiziale, autentica, burocratica e dottrinale. Ognuna di queste è effettuata da soggetti diversi e ha un diverso grado di vincolatività.
I criteri utilizzati per l'interpretazione di una norma giuridica includono l'interpretazione letterale, logica, teleologica e con ricorso all'analogia. Ogni criterio si focalizza su aspetti diversi del testo normativo e delle intenzioni del legislatore.
L'analogia è vietata nelle leggi penali perché si deve rispettare il principio di stretta legalità, secondo il quale nessun reato può essere considerato tale se non esiste una legge specifica che lo affermi.