Concetti Chiave
- Le norme giuridiche seguono una struttura formale universale composta da due parti: fattispecie e conseguenza.
- La fattispecie (F) descrive gli eventi o condizioni che, se verificati, portano alla conseguenza (C) prescritta dalla norma.
- La formulazione delle norme può essere tassativa, con elementi predeterminati, tipica delle norme penali per garantire certezza e prevedibilità.
- La redazione a fattispecie aperta permette maggiore adattabilità, comune nelle norme costituzionali e di diritto privato, per rispondere a situazioni variabili.
- La tecnica legislativa scelta dipende dagli obiettivi giuridici e dalla politica del diritto sottostante.
Indice
Struttura delle norme giuridiche
Mentre il contenuto di una norma, cosa essa prescrive, ovviamente cambia a seconda delle finalità perseguite, il modo come si prescrive per il tramite delle norme giuridiche è sempre riconducibile a una medesima struttura formale.
Semplificando al massimo, ciascuna norma può essere concettualmente scomposta in una parte chiamata fattispecie (F) e in una parte chiamata conseguenza (C), venendosi poi a comporre secondo lo schema «se F, allora C». La fattispecie F descrive gli elementi astratti (eventi naturali, comportamenti umani, situazioni e condizioni più o meno determinate) al concreto verificarsi dei quali deriva la conseguenza C, ossia scatta la prescrizione. Così la fattispecie concreta (le caratteristiche specifiche del singolo caso) viene a riconnettersi con la fattispecie astratta (le caratteristiche descritte in generale dalla norma) e si dice che viene in questa «sussunta». Si tratta di un sillogismo (secondo lo schema aristotelico: premessa maggiore, premessa minore, conclusione).
Tecniche di redazione delle norme
Le norme possono essere formulate, attraverso le espressioni linguistiche delle relative disposizioni, in modi diversi a seconda della tecnica legislativa prescelta (e del retrostante fine di politica del diritto). È possibile contrapporre una tecnica di redazione «tassativa» a una tecnica «a fattispecie aperta».
Redazione tassativa e aperta
La prima (redazione tassativa) è più attenta alle esigenze di prevedibilità e certezza del diritto, ed è per questo tipica delle norme penali: si esprime con fattispecie e conseguenze «chiuse», ossia predeterminate in ogni loro elemento. Ad esempio, solo qualora ricorrano tutti gli elementi descritti dall’art. 629 del codice penale, e unicamente al ricorrere di questi, si può giungere a una condanna per il reato di estorsione («chiunque, mediante violenza o minaccia, costringendo taluno a fare o a omettere qualche cosa, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito...»).
La seconda (redazione a fattispecie aperta) è più funzionale alle esigenze di adattabilità dell’ordinamento ai diversi casi della vita e all’evolversi della «coscienza sociale», ed è perciò frequente nelle norme di diritto costituzionale e di diritto privato: si esprime con fattispecie e conseguenze «aperte», ossia suscettibili di integrazione e completamento da parte dell’interprete al momento di applicare la norma in relazione alle circostanze del caso concreto.
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura formale comune delle norme giuridiche?
- Qual è la differenza tra redazione tassativa e redazione a fattispecie aperta?
- Perché la redazione a fattispecie aperta è preferita in alcune aree del diritto?
Le norme giuridiche seguono una struttura formale composta da una fattispecie (F) e una conseguenza (C), secondo lo schema «se F, allora C».
La redazione tassativa è caratterizzata da fattispecie e conseguenze predeterminate, tipica delle norme penali, mentre la redazione a fattispecie aperta è più flessibile e adattabile, comune nelle norme di diritto costituzionale e privato.
È preferita perché permette l'adattabilità dell'ordinamento ai diversi casi della vita e all'evolversi della coscienza sociale, consentendo all'interprete di integrare e completare la norma in base alle circostanze concrete.