Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il diritto canonico medievale subì importanti innovazioni durante l'XI secolo, in parte a causa della riforma gregoriana e della contesa tra pontefice e imperatore sui poteri ecclesiastici e laici.
  • La Chiesa cattolica fu costretta a selezionare norme che avrebbero affermato la supremazia del potere ecclesiastico, ispirandosi al modello della raccolta giustinianea.
  • Nel 1140, Graziano scrisse la "Concordantia discordantium canonum", un'opera che tentava di conciliare le norme canoniche discordanti e consolidare l'autonomia ecclesiastica.
  • Il "Decretum" di Graziano, suddiviso in distinctiones, causae e quaestiones, disciplinò l'organizzazione della Chiesa e riaffermò il potere ecclesiastico.
  • Lo studioso Burcardo evidenziò somiglianze tra Graziano e Irnerio, sottolineando come entrambi rispondessero alle esigenze di chiarezza degli studiosi medievali.

Innovazione del diritto canonico medievale

In età medioevale, il diritto canonico fu soggetto a diverse innovazioni. In particolare, durante il XI secolo la riforma gregoriana aveva costituito un importantissimo momento di rifondazione della Chiesa cattolica romana dal quale era scaturita un’accesa contesa tra pontefice e imperatore relativa ai poteri da loro rivendicati. In quest’ambito, la Chiesa si trovò costretta a operare una cernita tra un’ingente quantità di norme, dovendo selezionare quelle che, più delle altre, avrebbero potuto affermare la primazia del potere ecclesiastico su quello laico.
Il primo mattone della costruzione normativa canonica (corpus iuris canonici), ispirata al modello della raccolta giustinianea, fu realizzato nello stesso periodo in cui a Bologna Irnerio e i suoi studenti istituivano la scuola di Bologna.

Nel 1140 Graziano, monaco umbro attivo presso il monastero dei santi Naborre e Felice a Bologna, riunì i principali esponenti delle assemblee ecclesiastiche al fine di dirimere una questione di diritto canonico relativa al pagamento, da parte dei sacerdoti, della decima (un decimo del loro stipendio). In quest’ambito, Graziano scrisse una celebre opera in cui confluirono le principali fonti normative della Chiesa cattolica sia di diritto umano che di diritto divino: la Concordantia discordantium canonum, volta a conciliare le due supreme giurisdizioni tramite il riordino delle frammentarie e numerosissime norme canoniche laddove esse erano discordanti. L’opera di Graziano, definita «Decretum» e suddivisa in tre parti (distinctiones, causae e quaestiones), consolidò l’autonomia del potere ecclesiastico rispetto a quello imperiale e disciplinò l’organizzazione della Chiesa.
Lo studioso Burcardo ha ravvisato diverse somiglianze tra il modo di lavorare del celebre civilista Irnerio e quello utilizzato da Graziano, canonista. Così come l’attività esegetica condotta da Irnerio, infatti, l’opera di Graziano rispondeva alle esigenze di utilità e chiarezza ricercate dagli studiosi dell’epoca in cui venne realizzata.

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