Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Irnerio, giurista medievale, ha reso la scienza giuridica un campo autonomo attraverso la rivisitazione del diritto giustinianeo.
  • I giuristi medievali hanno unificato le opere giustinianee sotto il Corpus iuris civilis, suddiviso in cinque manoscritti principali.
  • Il metodo delle glosse ha permesso di mantenere e adattare il diritto giustinianeo alle esigenze dei tempi moderni.
  • Il Corpus iuris civilis ha integrato i Libri Feudorum, che contenevano le consuetudini feudali, verso la fine del XII secolo.
  • La fusione del diritto giustinianeo con iura propria ha creato il "diritto comune", arricchito dai libri feudali grazie a giuristi come Ugolino de Presbiteri.

Indice

  1. Il rinnovamento didattico di Irnerio
  2. Il Corpus iuris civilis
  3. L'importanza delle glosse
  4. La nascita del diritto comune

Il rinnovamento didattico di Irnerio

Il rinnovamento didattico operato dal giurista medievale Irnerio rese la scienza giuridica un’autonoma branca del sapere sia per quanto riguarda l’oggetto (la rivisitazione del diritto giustinianeo), sia per quanto riguarda l’obiettivo (quello di contestualizzare e attualizzare, attraverso l’attività esegetica, l’antico ma ancora validissimo diritto romano).

Il Corpus iuris civilis

Furono proprio i giuristi medievali ad annoverare tutte le opere giustinianee sotto l’unitario Corpus iuris civilis, articolato in cinque manoscritti, di cui i primi tre occupati dai cinquanta libri del Digestum: Digestum vetus (libri 1-24); digestum infortiatum (libri 25-38); Digestum novum (libri 39-50), a cui seguivano il Codex Iustinianus (che constava dei primi nove libri del Codex originario) e il Volumen, in cui confluirono i restanti libri del Codex, i quattro libri delle Institutiones e le Novellae.

Le cinque opere nel loro insieme costituirono i Libri legales, manuali del diritto ai quali verso la fine del XII secolo venne aggiunto il testo delle consuetudini feudali raccolte nei Libri Feudorum.

L'importanza delle glosse

Il Corpus iuris civilis era stato redatto servendosi del metodo delle glosse, il quale consentì ai giuristi di conservare il valore precettivo del complesso normativo giustinianeo e, allo stesso tempo, di adattare il testo alle istanze dei tempi nuovi. Come ha scritto lo studioso Mario Bellomo, fu proprio grazie a quest’attività esegetica che il diritto giustinianeo riuscì a convivere con gli ordinamenti giuridici particolari di ogni singola realtà territoriale (iura propria).

La nascita del diritto comune

La convivenza tra le consuetudini delle popolazioni barbariche (iura propria) e il diritto giustinianeo ha dato vita a quel sistema che lo storico Francesco Calasso ha definito «diritto comune». Ad esso, per altro, alla fine del XII secolo sono stati aggiunti persino i libri o usus feudorum ad opera dei giuristi Ugolino de Presbiteri e Pillio da Medicina.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il contributo di Irnerio al rinnovamento didattico della scienza giuridica?
  2. Irnerio ha reso la scienza giuridica un’autonoma branca del sapere, rivisitando il diritto giustinianeo e contestualizzandolo attraverso l'attività esegetica.

  3. Come è stato strutturato il Corpus iuris civilis dai giuristi medievali?
  4. Il Corpus iuris civilis è stato articolato in cinque manoscritti, comprendendo il Digestum, il Codex Iustinianus, il Volumen, le Institutiones e le Novellae, costituendo i Libri legales.

  5. In che modo le glosse hanno influenzato il diritto giustinianeo?
  6. Le glosse hanno permesso di conservare il valore normativo del diritto giustinianeo, adattandolo alle esigenze dei tempi nuovi e permettendo la convivenza con iura propria.

Domande e risposte

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