Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La normativa sull'ingresso e soggiorno degli stranieri si allinea alla politica dell'UE, basandosi sull'Accordo di Schengen per l'abolizione dei controlli alle frontiere interne.
  • Gli stranieri, indipendentemente dalla regolarità della loro presenza, godono dei diritti fondamentali umani riconosciuti internamente e a livello internazionale.
  • Gli stranieri con soggiorno regolare hanno gli stessi diritti civili degli italiani e possono partecipare alla vita pubblica locale.
  • I lavoratori stranieri regolari beneficiano di parità di trattamento e uguaglianza di diritti rispetto ai lavoratori italiani.
  • La clausola di reciprocità nei diritti civili è considerata superata, riflettendo un cambiamento nell'atteggiamento dello Stato verso gli stranieri.

Ingresso, soggiorno ed espulsione dello straniero

La disciplina dell’ingresso, del soggiorno e dell’espulsione dello straniero (apolide compreso) si uniforma alla politica dell’Unione europea in materia, sulla base della Convenzione di applicazione (1990) dell’Accordo di Schengen (1985) relativo all’abolizione dei controlli alle frontiere interne. Il d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286 («testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione giuridica dello straniero», emanato a seguito della l.

40/1998, legge Turco-Napolitano, e modificato dalla l. 189/2002, legge Bossi-Fini), riconosce:
- allo straniero comunque presente nel territorio , dunque indipendentemente dalla regolarità della sua presenza, i diritti fondamentali della persona umana previsti dal diritto interno, dalle convenzioni internazionali e dai principi di diritto internazionale generalmente riconosciuti;
- allo straniero regolarmente soggiornante (ossia in possesso del permesso di soggiorno per periodi di tempo determinati o della carta di soggiorno che invece consente una permanenza illimitata) i diritti civili riconosciuti al cittadino italiano, nonché il diritto di partecipare alla vita pubblica locale; •  a tutti i lavoratori stranieri regolarmente soggiornanti parità di trattamento e piena eguaglianza di diritti rispetto ai lavoratori italiani.
Allo straniero è inoltre garantita parità di trattamento con il cittadino relativamente alla tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi, nei rapporti con la pubblica amministrazione e nell’accesso ai pubblici servizi (lo straniero che richiede il permesso di soggiorno è tuttavia sottoposto a rilievi fotodattiloscopici, obbligatori per i cittadini italiani solo in caso di rilascio della carta d’identità elettronica).
Da tutto ciò consegue che la clausola di reciprocità di cui all’art. 16 delle pre-leggi («lo straniero è ammesso a godere dei diritti civili attribuiti al cittadino a condizione di reciprocità») può in pratica considerarsi superata: il fatto è che, all’epoca in cui fu fissata, lo Stato si poneva davanti allo straniero con un atteggiamento di grande cautela nel riconoscimento dei diritti.

Domande da interrogazione

  1. Quali diritti sono riconosciuti agli stranieri presenti sul territorio italiano?
  2. Agli stranieri presenti sul territorio italiano, indipendentemente dalla regolarità della loro presenza, sono riconosciuti i diritti fondamentali della persona umana previsti dal diritto interno, dalle convenzioni internazionali e dai principi di diritto internazionale generalmente riconosciuti.

  3. Quali diritti civili sono garantiti agli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia?
  4. Agli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia sono garantiti i diritti civili riconosciuti ai cittadini italiani, il diritto di partecipare alla vita pubblica locale e la parità di trattamento e piena eguaglianza di diritti rispetto ai lavoratori italiani.

  5. Come viene trattata la clausola di reciprocità nei confronti degli stranieri?
  6. La clausola di reciprocità, che condizionava il godimento dei diritti civili da parte degli stranieri alla reciprocità, è considerata superata, poiché lo Stato ora riconosce i diritti agli stranieri con meno cautela rispetto al passato.

Domande e risposte

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