Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • L’incostituzionalità per norma interposta si verifica quando una norma non contrasta direttamente con la Costituzione, ma con un'altra normativa a cui la Costituzione fa riferimento.
  • La non applicazione del diritto interno si verifica quando c'è un conflitto con norme dell’Unione europea direttamente applicabili, senza invalidare le norme interne.
  • La disapplicazione di un atto normativo da parte del giudice ordinario avviene in caso di contrasto con una norma di legge superiore, come un regolamento governativo in conflitto con la legge.
  • L'interpretazione del diritto è un'attività che mira a risolvere le antinomie attraverso criteri interpretativi, essendo essenziale per comprendere il significato degli atti normativi.
  • I criteri interpretativi principali includono l'interpretazione letterale, teleologica e logico-sistematica, ognuno con un approccio diverso per determinare il significato delle norme.

Indice

  1. Annullamento di atti normativi
  2. Non applicazione del diritto interno
  3. Interpretazione del diritto

Annullamento di atti normativi

L’annullamento di un atto normativo presuppone la violazione di una norma di grado superiore (in applicazione del criterio gerarchico) o l’invasione di una sfera riservata ad altra fonte (in applicazione del criterio di competenza), ma esso può anche riguardare norme di pari grado gerarchico. È il caso, ad esempio, di un decreto delegato che contenga disposizioni in violazione della legge delegante. Si parla di incostituzionalità per norma interposta: l’incostituzionalità è conseguente al contrasto non già con una norma costituzionale, ma con un’altra norma cui la Costituzione fa espresso rinvio (interposta appunto fra la Costituzione e la norma la cui legittimità è messa in questione).

Non applicazione del diritto interno

Un’altra categoria che non si inquadra facilmente negli schemi classici è la non applicazione del diritto interno in caso di contrasto con norme dell’Unione europea direttamente applicabili. Essa non incide infatti sulla validità delle norme interne.

Si usa anche l’espressione disapplicazione, che presuppone tuttavia un vizio dell’atto, come nel caso di un regolamento governativo in contrasto con una norma di legge che può essere disapplicato dal giudice ordinario.

Interpretazione del diritto

L’applicazione del diritto, che comporta la risoluzione di eventuali antinomie, presuppone un’attività interpretativa, intesa come quella attività che, partendo dal testo degli atti normativi, mira alla ricostruzione del loro significato. I criteri che regolano l’interpretazione del diritto, non disponendo la Costituzione nulla al riguardo, sono quelli indicati dall’art. 12 delle preleggi e quelli elaborati in dottrina o dalla giurisprudenza. In particolare, si parla di:

- interpretazione letterale o testuale, ossia secondo il senso «fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse»;

- interpretazione teleologica, ossia secondo il fine o l’intenzione del legislatore, nel doppio significato di a) scopo soggettivo perseguito dal legislatore al tempo in cui ha posto una determinata disciplina e b) scopo oggettivo ricavato dal tenore dell’atto normativo;

- interpretazione logico-sistematica, ossia secondo la connessione fra le diverse disposizioni all’interno dell’atto normativo considerato, collocate nel contesto dell’ordinamento complessivo.

Domande da interrogazione

  1. Che cosa si intende per incostituzionalità per norma interposta?
  2. L'incostituzionalità per norma interposta si verifica quando una norma è in contrasto non con una norma costituzionale, ma con un'altra norma cui la Costituzione fa rinvio, come nel caso di un decreto delegato che viola la legge delegante.

  3. Qual è la differenza tra non applicazione e disapplicazione del diritto interno?
  4. La non applicazione del diritto interno avviene in caso di contrasto con norme dell'Unione europea direttamente applicabili e non incide sulla validità delle norme interne, mentre la disapplicazione presuppone un vizio dell'atto, come un regolamento governativo in contrasto con una norma di legge.

  5. Quali sono i criteri di interpretazione del diritto menzionati nel testo?
  6. I criteri di interpretazione del diritto includono l'interpretazione letterale o testuale, l'interpretazione teleologica e l'interpretazione logico-sistematica, che mirano a ricostruire il significato degli atti normativi.

Domande e risposte

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