Andrea301AG
Ominide
2 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • La tecnologia ha un impatto significativo sui rapporti di lavoro subordinati, con effetti sia positivi che negativi.
  • Esiste una crescente sostituzione e complementarietà tra lavoro umano e robotica, con effetti su occupazione e compiti lavorativi.
  • L'intelligenza artificiale può dirigere i lavoratori, complicando l'attribuzione delle responsabilità per errori contrattuali.
  • Il potere di controllo dei datori di lavoro è ampliato dalla tecnologia, permettendo monitoraggio e comparazione delle performance.
  • La normativa sul controllo a distanza richiede autorizzazioni sindacali o amministrative ed è regolata dall'art. 4 dello Statuto dei lavoratori.

Indice

  1. Impatto della tecnologia sui rapporti di lavoro
  2. Controllo datoriale e disciplina normativa

Impatto della tecnologia sui rapporti di lavoro

Le innovazioni tecnologiche non incidono solamente sulle industrie 4.0, cioè sulle imprese intelligenti, ma anche sugli ordinari rapporti di lavoro subordinati. Come ha affermato la stessa Unione Europea, su tali rapporti la tecnologia ha un impatto «disruptive».
L’uso degli strumenti informatici determina sempre più spesso un rapporto di sostituzione o persino di complementarietà tra il lavoro umano e la robotica: ciò è in parte vantaggioso perché scarica sulle intelligenze artificiali gli oneri meno gratificanti dell’attività lavorativa, ma dall’altro lato costituisce una minaccia per i livelli occupazionali. Spesso, inoltre, i lavoratori sono eterodiretti proprio dalle intelligenze artificiali, che ormai possono contare su grandi capacità predittive: in alcuni casi questo rende molto difficile attribuire colpe derivanti da errati adempimenti contrattuali ai lavoratori, perché il loro comportamento non è meramente individuale.

Controllo datoriale e disciplina normativa

Inoltre, l’uso della tecnologia ha ampliato le prerogative datoriali, in particolare il potere di controllo. Tramite gli strumenti utilizzati per rendere la prestazione, infatti, il datore ha la possibilità di esercitare una forma di controllo indiretto sui propri dipendenti, rivolto in particolare a monitorare il rendimento e a comparare il livello delle performance. La disciplina sul controllo a distanza è regolata dall’art. 4 dello Statuto dei lavoratori, innovato dall’art. 23 del d.lgs. 151/2015. Esso consta di 3 commi:

1) è possibile installare impianti per il controllo a distanza per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale. Il datore deve ottenere preventivamente un’autorizzazione sindacale o amministrativa;

2) l’attività di controllo è semplificata tramite gli strumenti per rendere la prestazione lavorativa. Non è necessario documentare le causali né ottenere l’autorizzazione;

3) i dati personali dei lavoratori possono essere raccolti a patto che le informazioni siano utilizzate solo per fini connessi con l’attività lavorativa.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'impatto della tecnologia sui rapporti di lavoro subordinati?
  2. La tecnologia ha un impatto "disruptive" sui rapporti di lavoro subordinati, sostituendo o integrando il lavoro umano con la robotica, il che può essere vantaggioso ma anche minacciare i livelli occupazionali.

  3. Come la tecnologia ha influenzato il controllo datoriale sui dipendenti?
  4. La tecnologia ha ampliato le prerogative datoriali, permettendo un controllo indiretto sui dipendenti tramite strumenti di lavoro, monitorando il rendimento e comparando le performance.

  5. Quali sono le condizioni per il controllo a distanza secondo la normativa vigente?
  6. Il controllo a distanza è regolato dall'art. 4 dello Statuto dei lavoratori, che richiede un'autorizzazione sindacale o amministrativa per l'installazione di impianti, semplifica il controllo tramite strumenti di lavoro e permette la raccolta di dati personali solo per fini lavorativi.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community