Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Hobbes descrive lo stato di natura come una condizione in cui la guerra è una scelta razionale per massimizzare l'utilità, nonostante sia folle.
  • La cooperazione tra gli agenti nello stato di natura è impossibile senza la certezza che entrambe le parti scelgano la pace.
  • Per Hobbes, l'uscita dallo stato di natura richiede la creazione di uno stato forte che imponga sanzioni a chi non coopera.
  • Le sanzioni devono essere alte e certe per essere efficaci e prevenire comportamenti parassitari come l'evasione fiscale.
  • Le scelte individuali possono avere effetti a lungo termine su altri agenti, inclusi quelli non ancora esistenti.

Indice

  1. La scelta tra guerra e pace
  2. Il ruolo dello stato secondo Hobbes
  3. Conseguenze delle scelte individuali

La scelta tra guerra e pace

Nello stato di natura, nel caso in cui entrambi gli agenti scelgano la guerra, la somma delle utilità che la scelta genera non è la massima possibile. La scelta della pace, però, può essere fatta solo ed esclusivamente in seguito all’assunzione del fatto che anche il secondo agente abbia scelto la pace (se così non fosse, succederebbe che l’agente A fa la pace - ad esempio pagando le tasse - mentre l’agente B opta per la guerra, scegliendo la vita parassitaria a danno di chi assume l’atteggiamento più corretto).

Il ruolo dello stato secondo Hobbes

Hobbes sostiene che chiunque giochi al gioco dello stato di natura non potrà uscirne vivo. Secondo il filosofo, la cooperazione non è una scelta razionale: la guerra, invece, è una scelta folle ma allo stesso tempo razionale poiché consente all’uomo di guadagnare la maggiore utilità nell’ambito del gioco. Hobbes, infine, dice che il gioco dello stato di natura non deve essere giocato: l’uomo, infatti, deve uscire dallo stato di natura. Affinché ciò accada, egli deve costituire uno stato forte (autorevole) ed efficace nei confronti di chi non coopera. Lo stato, dunque, rende razionale la scelta cooperativa attraverso la sanzione: lo stato, infatti, punisce tramite la sanzione chi fa la guerra, quindi chi non accetta la collaborazione. Per superare il dilemma del prigioniero, secondo Hobbes la sanzione deve essere alta e soprattutto certa. In molti casi, infatti, gli agenti non escono dallo stato di natura a causa di una sanzione imposta in modo frammentario oppure nel caso in cui il suo valore sia esiguo o irrilevante.

Conseguenze delle scelte individuali

Gli effetti della scelta di un agente si ripercuoteranno su altri soggetti: si pensi, ad esempio, al caso in cui un agente sceglie di non pagare le tasse; questa decisione implica delle conseguenze su tutti gli altri agenti, in particolare su quelli che, al contrario, scelgono di pagarle. Talvolta, addirittura, la scelta di un agente può ripercuotersi su soggetti non ancora esistenti: una scelta, a volte, può implicare delle conseguenze in un futuro molto lontano, dunque su individui non esistenti al momento in cui la scelta è stata compiuta.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione di Hobbes sullo stato di natura e la cooperazione tra gli agenti?
  2. Hobbes sostiene che nello stato di natura la cooperazione non è una scelta razionale, mentre la guerra, sebbene folle, è razionale poiché permette di ottenere la massima utilità. Egli afferma che per uscire dallo stato di natura è necessario costituire uno stato forte che renda razionale la cooperazione attraverso sanzioni.

  3. Come lo stato può incentivare la cooperazione secondo Hobbes?
  4. Lo stato può incentivare la cooperazione punendo chi sceglie la guerra e non accetta la collaborazione. Le sanzioni devono essere alte e certe per superare il dilemma del prigioniero e garantire che gli agenti escano dallo stato di natura.

  5. Quali sono le conseguenze delle scelte degli agenti nello stato di natura?
  6. Le scelte degli agenti nello stato di natura hanno ripercussioni su altri soggetti, come nel caso di chi non paga le tasse, influenzando negativamente chi le paga. Inoltre, le decisioni possono avere effetti su individui non ancora esistenti, con conseguenze in un futuro lontano.

Domande e risposte

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