Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La giurisdizione amministrativa si divide in giurisdizione generale di legittimità, esclusiva ed estesa al merito, ciascuna con funzioni specifiche.
  • La giurisdizione generale di legittimità si occupa di controversie relative ad atti e omissioni delle pubbliche amministrazioni.
  • La giurisdizione esclusiva riguarda controversie su diritti soggettivi, come quelle su pubblici servizi ed espropriazioni per pubblica utilità.
  • La giurisdizione estesa al merito permette al giudice di annullare atti illegittimi e adottare nuovi atti in sostituzione.
  • Il principio della translatio iudicii consente il trasferimento del processo tra giurisdizioni senza perdere i diritti acquisiti, grazie all'intervento della Corte costituzionale.

Indice

  1. Tipi di giurisdizione amministrativa
  2. Evoluzione della comunicazione giurisdizionale
  3. Principio della translatio iudicii

Tipi di giurisdizione amministrativa

La giurisdizione amministrativa si articola in:

- giurisdizione generale di legittimità → si occupa delle controversie relative ad atti, provvedimenti o omissioni delle pubbliche amministrazioni;

- giurisdizione esclusiva → riguarda controversie su diritti soggettivi, estese al profilo risarcitorio. Ne sono esempio le controversie in materia di pubblici servizi, di espropriazione per pubblica utilità, di concessioni nel settore dell’energia, ecc.;

- giurisdizione estesa al merito attribuisce al giudice il potere di annullare gli atti illegittimi e di sostituirsi all’amministrazione adottando un nuovo atto o riformando quello impugnato.

Evoluzione della comunicazione giurisdizionale

In passato, fra giurisdizione ordinaria e speciale non esisteva alcun canale di comunicazione, al punto che se un cittadino presentava un’istanza presso la giurisdizione errata, la domanda era rigettata e il suo diritto non veniva tutelato. Per ovviare a questa grave mancanza, la distanza fra i sistemi giurisdizionali è stata gradualmente ridotta: oggi è unanimemente riconosciuto il principio della translatio iudicii dal giudice ordinario al giudice speciale e viceversa.

Principio della translatio iudicii

Ciò vuol dire che il medesimo processo può essere trasferito dinanzi all’organo dotato di competenza-giurisdizione senza che i diritti di chi ha formulato la domanda decadano. Questo risultato è stato raggiunto soprattutto grazie all’intervento della Corte costituzionale, la quale ha sancito che, se una domanda viene proposta erroneamente davanti al giudice sprovvisto di giurisdizione, i suoi effetti restano in vita anche dopo la pronuncia declinatoria.

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