maromotta
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Concetti Chiave

  • Le fonti giuridiche primarie del diritto comunitario includono i Trattati istitutivi e emendativi, fondamentali per l'ordinamento giuridico dell'UE, e la Carta dei diritti fondamentali.
  • La Carta dei diritti fondamentali dell'UE, proclamata nel 2000, è diventata una fonte giuridica primaria grazie al Trattato di Lisbona nel 2009, riunendo diritti personali, civili, politici, economici e sociali.
  • Fonti derivate del diritto comunitario come Regolamenti e Direttive stabiliscono norme europee vincolanti, mentre Raccomandazioni e Pareri non impongono obblighi giuridici.
  • Regolamenti sono direttamente applicabili in tutti gli Stati membri, mentre le Direttive richiedono atti giuridici nazionali per il recepimento, permettendo agli stati di considerare specificità nazionali.
  • L'UE stipula accordi internazionali con stati non membri per cooperazione commerciale, industriale e tecnica, e per l'adesione di nuovi stati all'UE.

Indice

  1. Struttura delle norme europee
  2. Carta dei diritti fondamentali
  3. Fonti derivate e regolamenti
  4. Direttive e decisioni individuali
  5. Raccomandazioni e atti atipici
  6. Accordi e cooperazione internazionale

Struttura delle norme europee

-Cittadino europeo.

-Norme comunitarie.

-Norme nazionali.

-Norme regionali.

-Norme comunali.

Fonti primarie: atti istitutivi dell’UE e comprendono Trattati, Carta dei diritti fondamentali
Trattati= sono accordi tra gli stati membri, che pongono le basi dell’ordinamento giuridico dell’UE

Trattati istitutivi: T. di Parigi (’51 CECA), T. di Roma (’57 CEE e EURATOM), T di Maastricht (1992) ha istituito l’UE e hanno dato l’avvio al processo di unificazione monetaria.

Trattati emendativi: essi modificano per varie ragioni i trattati istitutivi. Uno di questi è il Trattato di Lisbona (1/12/2009)

Ogni volta che un nuovo stato entra a far parte dell’UE, è necessario un Trattato di adesione che modifichi la lista dei firmatari.

Carta dei diritti fondamentali

Nel 1999 si è sentita l’esigenza di riunire in un unico documento i diritti fondamentali riconosciuti dall’UE per tutti i cittadini e i residenti europei; tali diritti erano presenti nelle legislazioni nazionali e nelle varie convenzioni internazionali del Consiglio d’Europa e dell’ONU. Ciò ha portato all’elaborazione della Carta dei diritti fondamentali europei proclamata ufficialmente il 7/12/2000 a Nizza dal parlamento Europeo, dal Consiglio e dalla Commissione.

Con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona nel 2009, essa è diventata una fonte giuridica primaria del diritto comunitario al pari dei trattati.

La Carta riunisce in un unico testo, per la prima volta nella storia dell’Unione, i diritti personali, civili, politici, economici e sociali dei cittadini europei nonché di tutte le persone che vivono sul territorio dell’Unione (certezza del diritto dell’UE)

La carta comprende un preambolo e 54 articoli che raggruppano sei grandi temi fondamentali (dignità, libertà, Uguaglianza, solidarietà, cittadinanza e giustizia) e un settimo sulle disposizioni generali.

Fonti derivate e regolamenti

Fonti derivate: insieme di atti normativi adottati dalle istituzioni europee in applicazione delle disposizioni dei trattati: Regolamenti, Direttive, Decisioni, Raccomandazioni, Pareri e Atti atipici

I Regolamenti e le Decisioni generali sono atti giuridici vincolanti, cioè impongono uno stesso diritto in tutta l’Unione e sono integralmente e uniformemente validi in tutti gli Stati membri. Sono inoltre direttamente applicabili senza uno speciale ordine di esecuzione nazionale e conferiscono diritti o impongono doveri diretti ai cittadini di tutti gli Stati. Entrano in vigore in tutti gli Stati dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE.

Direttive e decisioni individuali

Le Direttive vincolano gli Stati membri solo per quanto riguarda l’obiettivo da raggiungere e impongono loro di recepirle mediante atti giuridici nazionali. In questo modo si consente agli stati membri di tenere conto delle proprie specificità nazionali al momento della realizzazione degli obiettivi comunitari. Questo avviene facendo sì che le disposizioni di una direttiva non sostituiscano automaticamente le normative nazionali, ma gli Stati membri siano obbligati ad adeguare la propria legislazione a quella comunitaria. È necessario di solito promulgare atti giuridici nazionali vincolanti oppure abrogare o modificare norme giuridiche, regolamentari e amministrative già esistenti.

Le Decisioni individuali sono atti con cui le istituzioni dell’UE possono esigere da uno Stato membro o da un cittadino di procedere a un’azione o di astenersi, nonché conferire loro diritti o imporre doveri; i destinatari di una Decisione sono vincolanti solo individualmente.

Raccomandazioni e atti atipici

Le Raccomandazioni e i Pareri sono atti giuridici non vincolanti: consentono alle Istituzioni dell’UE di esprimersi in maniera non vincolante, vale a dire senza imporre obblighi giuridici ai destinatari (si suggerisce un comportamento).

Altri strumenti giuridici delle istituzioni comunitarie (Atti atipici) sono:

-le Risoluzioni o Dichiarazioni che possono essere adottate dal Consiglio europeo, dal Consiglio dell’UE e dal Parlamento europeo. In quanto manifestazioni della volontà politica comune, esse consentono di trovare più facilmente un’intesa nel Consiglio; inoltre garantiscono un livello minimo di coordinamento tra le autorità nazionali e comunitarie.

-le Comunicazioni sono atti propri della Commissione per presentare nuovi programmi di azione.

-i Libri verdi e i Libri bianchi

I Libri Verdi espongono idee per promuovere un dibattito pubblico a livello europeo, mentre i Libri Bianchi , che spesso fanno seguito a un libro verde, contengono proposte di azione comunitaria riguardanti un settore specifico.

Accordi e cooperazione internazionale

L’UE conclude con gli stati non membri e altre organizzazioni internazionali, accordi di cooperazione nei settori commerciale, industriale e tecnico e per la preparazione di un’eventuale adesione all’UE di nuovi stati.

Accordi tra gli stati membri

Si ricorre a tali accordi per disciplinare questioni che non sono di stretta competenza delle istituzioni europee, ma per le quali gli stati hanno interesse a realizzare un coordinamento tra le diverse normative nazionali, creando una disciplina uniforme.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le fonti primarie del diritto comunitario dell'UE?
  2. Le fonti primarie includono i trattati istitutivi dell'UE, come il Trattato di Parigi, il Trattato di Roma e il Trattato di Maastricht, oltre alla Carta dei diritti fondamentali.

  3. Qual è il ruolo della Carta dei diritti fondamentali nell'UE?
  4. La Carta dei diritti fondamentali riunisce i diritti personali, civili, politici, economici e sociali dei cittadini europei ed è una fonte giuridica primaria del diritto comunitario dal 2009.

  5. Come funzionano i regolamenti e le direttive nell'UE?
  6. I regolamenti sono atti giuridici vincolanti e direttamente applicabili in tutti gli Stati membri, mentre le direttive vincolano gli Stati solo sugli obiettivi, lasciando loro la scelta dei mezzi per raggiungerli.

  7. Qual è la differenza tra decisioni generali e individuali nell'UE?
  8. Le decisioni generali sono vincolanti per tutti gli Stati membri, mentre le decisioni individuali sono vincolanti solo per i destinatari specifici, come uno Stato membro o un cittadino.

  9. Qual è lo scopo degli accordi internazionali conclusi dall'UE?
  10. Gli accordi internazionali dell'UE mirano a cooperare con stati non membri e organizzazioni internazionali in settori come il commercio e l'industria, e a preparare l'adesione di nuovi stati all'UE.

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