Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il fenus nauticum era un contratto romano che permetteva di investire in viaggi marittimi, con la possibilità di guadagnare interessi più elevati se il viaggio aveva successo.
  • Il senato consulto macedoniano fu introdotto per evitare che i figli, senza capacità patrimoniale, potessero contrarre mutui a danno dei padri, come nel caso del giovane Macedo.
  • Il contratto reale di mutuo era tutelato da due azioni specifiche: la conditio certae rei per beni fungibili diversi dal denaro e la conditio certae pecuniae per il denaro.
  • Le obligationes re contractae nel diritto romano erano contratti perfezionati tramite la consegna di un bene, creando un vincolo obbligatorio tra le parti.
  • I contratti reali riconosciuti erano inizialmente solo il pegno, ma successivamente furono inclusi mutuo, comodato e deposito.

Indice

  1. Il fenus nauticum
  2. Il senato consulto macedoniano
  3. Le obligationes re contractae

Il fenus nauticum

Il fenus nauticum era una forma particolare di contratto esistente nel mondo romano. Essa consentiva di investire soldi in un viaggio per mare. Qualora il viaggio andasse a buon fine, il mutuante aveva la possibilità di pretendere un interesse maggiore. Si pensa anche che, per questo tipo di contratto, fosse già prevista la corresponsione di interessi senza bisogno della stipulatio.

Il senato consulto macedoniano

Infine fu introdotto un senato consulto (definito senato consulto macedoniano) da Macedo, un giovane che pose in essere un contratto di mutuo. Presso i romani, i figli non avevano capacità patrimoniale (ogni guadagno del figlio spettava al padre). Nella fattispecie, il figlio Macedo aveva posto in essere un mutuo che però non era riuscito a risarcire. Teoricamente la responsabilità del risarcimento era in capo al padre, il quale però poteva liberarsi da tale responsabilità consegnando il figlio al creditore. Per evitare che ciò accadesse, Macedo uccise il padre. Da quel momento in poi, fu vietato di dare denaro al figlio per dare origine a un contratto reale di mutuo.

Il contratto reale di mutuo era tutelato da due azioni (conditio):

1. Conditio certae rei: riguardava il mutuo di qualunque bene fungibile diverso dal denaro;

2. Conditio certae pecuniae: riguardava un unico bene fungibile, appunto il denaro.

Le obligationes re contractae

Nel mondo romano, le obligationes re contractae si configuravano come contratti perfezionabili mediante la datio rei, cioè con la consegna di una cosa. La consegna della cosa, dunque, è il motivo perfezionativo del contratto. La datio rei, unita all’accordo delle parti, fa sorgere un vincolo obbligatorio. I contratti reali sono quattro: il mutuo, il comodato, deposito e pegno. Inizialmente Gaio riconobbe esclusivamente il pegno e solo in seguito, nelle res cotidianae, incluse le altre tre categorie.

Domande da interrogazione

  1. Che cos'è il fenus nauticum nel contesto romano?
  2. Il fenus nauticum era un contratto romano che permetteva di investire denaro in un viaggio marittimo, con la possibilità di ottenere un interesse maggiore se il viaggio aveva successo, senza necessità di stipulatio.

  3. Qual era l'impatto del senato consulto macedoniano sui contratti di mutuo?
  4. Il senato consulto macedoniano vietava di dare denaro ai figli per contratti di mutuo, a seguito di un caso in cui un figlio, Macedo, non riuscì a risarcire un mutuo e uccise il padre per evitare la responsabilità.

  5. Come si perfezionavano le obligationes re contractae nel mondo romano?
  6. Le obligationes re contractae si perfezionavano mediante la datio rei, ovvero la consegna di una cosa, che insieme all'accordo delle parti, creava un vincolo obbligatorio.

Domande e risposte

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