Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La delegazione di debito permette al debitore di assegnare un nuovo debitore al proprio creditore, estinguendo il debito originario.
  • Si distinguono due tipi di accettazione: espressa, che sostituisce il debitore originale, e tacita, che aggiunge un debitore senza liberare il precedente.
  • La delegazione può essere causale, menzionando i rapporti tra le parti, o astratta, senza riferimenti specifici, influenzando le eccezioni opponibili.
  • La funzione principale è estinguere simultaneamente due rapporti debitori con un unico pagamento da parte del delegato al delegatario.
  • Le tre fasi chiave sono: invito del delegante, promessa del delegato e accettazione del delegatario, che determina il tipo di delegazione.

Delegazione di debito

L’istituto giuridico della delegazione consente a un debitore (delegante) di assegnare al proprio creditore (delegatario) un nuovo debitore (delegato), il quale assume l'obbligazione nei confronti del delegatario. Ciò può verificarsi quando si è allo stesso tempo creditore di un soggetto e debitore di un altro. La delegazione può essere di debito o di pagamento.
Nella delegazione di debito, il debitore (delegante) assegna al proprio creditore (delegatario) un nuovo debitore (delegato), che è costretto ad accettare l’intimazione.

Ovviamente ciò può avvenire solo nel caso in cui il delegato sia debitore del delegante: egli estinguerà il suo debito nei confronti di un nuovo creditore (il delegatario). Il rapporto preesistente tra delegante è delegato è detto rapporto di provvista; quello intercorrente tra delegante e delegatario è definito «rapporto di valuta».
La funzione della delegazione di debito è fare in modo che un unico pagamento (del delegato nei confronti del delegatario) estingua simultaneamente i due rapporti. L’operazione richiede tre fasi:
1. l’invito del delegante, rivolto al proprio debitore, di obbligarsi nei confronti del delegatario;
2. la promessa con la quale il delegato dichiara al delegatario di volersi obbligare nei suoi confronti;
3. L’accettazione del delegatario, che può essere tacita, risultante dal mancato rifiuto espresso (art. 1333), ma deve essere necessariamente espressa se, con essa, il delegatario dichiara di liberare il delegante (art. 1268):
- accettazione espressa (delegazione privata): in questo caso il debitore originario è sostituito dal delegato (delegazione privata). Si produce una novazione soggettiva: una obbligazione si estingue mediante la costituzione di una nuova obbligazione avente per debitore un soggetto diverso (art. 1235); e, se il delegato non paga, il creditore non potrà rivolgersi al delegante (art. 1274);
- accettazione tacita (delegazione cumulativa): il nuovo debitore si aggiunge al debitore originario dando vita a una delegazione cumulativa; questa volta, se il delegato non adempie il creditore può esigere l’esecuzione dal delegante.
In generale, la delegazione può essere:
- causale o titolata: nell’obbligarsi verso il delegatario, il delegato menziona il rapporto di provvista che lo lega al delegante, oppure menziona il rapporto di valuta che intercorre tra delegante e delegato o, ancora, entrambi i rapporti. Ne consegue che il delegato può rifiutarsi di pagare eccedendo al delegatario le eccezioni del rapporto di provvista (ad esempio la dichiarazione di nullità del contratto che lo lega al delegante) o del rapporto di valuta (qualora venga accertato che il delegante non è vincolato al delegatario);
- astratta o pura: nessuno dei due rapporti viene menzionato. Ne consegue che il delegato non può opporre al delegatario né le eccezioni del rapporto di provvista né quelle del rapporto di valuta: egli è tenuto a pagare salvo il caso in cui manchino entrambi i rapporti; la delegazione risulta priva di ogni funzione.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la funzione principale della delegazione di debito?
  2. La funzione principale della delegazione di debito è fare in modo che un unico pagamento del delegato nei confronti del delegatario estingua simultaneamente i due rapporti, quello di provvista e quello di valuta.

  3. Quali sono le fasi necessarie per l'operazione di delegazione di debito?
  4. Le fasi necessarie sono: l'invito del delegante al proprio debitore di obbligarsi nei confronti del delegatario, la promessa del delegato di volersi obbligare, e l'accettazione del delegatario, che può essere espressa o tacita.

  5. Qual è la differenza tra accettazione espressa e accettazione tacita nella delegazione di debito?
  6. Nell'accettazione espressa, il debitore originario è sostituito dal delegato, creando una novazione soggettiva. Nell'accettazione tacita, il nuovo debitore si aggiunge al debitore originario, permettendo al creditore di esigere l'esecuzione dal delegante se il delegato non adempie.

  7. Cosa distingue una delegazione causale da una delegazione astratta?
  8. Nella delegazione causale, il delegato menziona i rapporti di provvista o di valuta, permettendo di opporre eccezioni. Nella delegazione astratta, nessuno dei rapporti viene menzionato, e il delegato non può opporre eccezioni, salvo mancanza di entrambi i rapporti.

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