Concetti Chiave
- Il concetto di equilibrio correlato emerge nel contesto di giochi complessi, come il gioco del cervo e della lepre, che includono sia elementi di coordinazione sia di conflitto.
- Herbert Gintis ha illustrato l'equilibrio correlato attraverso uno scenario urbano, enfatizzando l'importanza di norme sociali e sistemi di segnalazione per evitare collisioni.
- Un sistema di segnali stradali rappresenta un equilibrio correlato, in cui un terzo agente coordina le azioni dei conducenti per garantire la sicurezza e il rispetto delle norme.
- Nell'equilibrio correlato, la fiducia degli agenti nel coreografo è essenziale per il funzionamento del sistema e per evitare incentivi a disobbedire.
- Il gioco del falco e della colomba è un esempio di equilibrio correlato, utilizzato per spiegare fenomeni storici come la Guerra fredda e la tensione tra superpotenze.
Equilibrio correlato secondo Gintis
Equilibrio correlato
La complessità del gioco del cervo e della lepre, in parte di coordinazione e in parte derivante dal conflitto di volontà, introduce il concetto di «equilibrio correlato», i cui tratti fondamentali sono stati messi in luce da uno scenario immaginato dall’economista Herbert Gintis.
Consideriamo una città con pianta rettangolare e a scacchiera, con strade che procedono da nord verso sud e da est verso ovest.
Il sistema dei segnali rappresenta un equilibrio correlato del gioco, cioè un equilibrio che prevede l’aggiunta di un terzo agente (coreografo), di cui gli altri agenti si fidano, il quale alterna i segnali per i due gruppi di autisti secondo un certo ritmo.
Il concetto di equilibrio correlato può essere spiegato esaurientemente tramite l’analisi del cosiddetto «gioco del falco e della colomba (conosciuto anche con l’espressione «cicken game»)», il quale prevede che uno dei due agenti ceda prima dell’altro. Per questo motivo molti filosofi hanno spiegato il concetto di Guerra fredda proprio sulla base di questo gioco: in seguito alla corsa al riarmo, le principali potenze mondiali crearono uno stato di tensione in cui vi era il continuo e incombente rischio di disastro missilistico da parte degli USA o dell’URSS.