Concetti Chiave
- L'annullamento del matrimonio ripristina lo stato libero dei coniugi retroattivamente, come se il matrimonio non fosse mai avvenuto.
- Il matrimonio putativo, considerato valido da uno o entrambi i coniugi, produce effetti fino alla sentenza di annullamento.
- Per i figli, il matrimonio putativo ha gli stessi effetti di uno valido, a prescindere dalla nascita rispetto al matrimonio.
- Se i coniugi erano consapevoli della nullità, il matrimonio ha lo stesso effetto su figli salvo bigamia o incesto, che li rende figli naturali riconosciuti.
- In caso di buona fede o consenso estorto, il matrimonio è valido fino all'annullamento, con possibile obbligo di alimenti per un periodo limitato.
Indice
Effetti dell'annullamento del matrimonio
La pronuncia di invalidità del matrimonio dovrebbe comportare l’azzeramento degli effetti del matrimonio, come se esso non fosse mai stato contratto.
Per effetto dell’annullamento o della dichiarazione di nullità del matrimonio, i coniugi riacquistano il loro stato libero con effetto retroattivo, come se il matrimonio non fosse stato mai celebrato.
Tuttavia, gli effetti del matrimonio valido o putativo (cioè del matrimonio che uno dei coniugi o entrambi reputavano valido, Cioè contratto in buona fede) si producono fino al momento della pronuncia giudiziale.
Matrimonio putativo e figli
a) Per quanto riguarda i figli, il matrimonio putativo produce gli stessi effetti del matrimonio valido nei confronti di costoro, sia nel caso in cui siano nati durante il matrimonio, sia nel caso in cui siano nati prima del matrimonio e riconosciuti prima della sentenza che ne abbia dichiarato l’invalidità.
Matrimonio in malafede e figli
b) Qualora, invece, i coniugi abbiano celebrato il matrimonio in malafede (cioè consapevoli della sua nullità), esso ha comunque nei confronti dei figli lo stesso effetto del matrimonio valido, a meno che l’invalidità dipenda da bigamia o incesto. In tale ipotesi costoro assumono lo stato dei figli naturali riconosciuti, nei casi in cui il riconoscimento è consentito.
Coniugi e buona fede
c) Riguardo i coniugi, qualora il matrimonio sia stato celebrato in buona fede (cioè ignorando l’esistenza di una causa di nullità), oppure quando il loro consenso sia stato estorto con violenza o determinato da timore di eccezionale gravità derivante da cause esterne agli sposi, il matrimonio si considera valido fino al momento della pronuncia di annullamento. In tal caso il tribunale può disporre a carico di uno di essi e per un periodo di tempo non superiore a tre anni, l’obbligo di corrispondere all’altro un assegno periodico per alimenti, se questi non abbia redditi adeguati e non sia passato a nuove nozze.
Effetti per coniuge in buona fede
d) Qualora solo uno dei coniugi abbia celebrato il matrimonio in buona fede, gli effetti del matrimonio putativo si producono solo in favore e riguardo ai suoi figli. In tal caso questi ha diritto di ottenere:
Domande da interrogazione
- Quali sono gli effetti del matrimonio putativo sui figli?
- Cosa accade se il matrimonio è stato celebrato in malafede?
- Quali diritti ha un coniuge che ha celebrato il matrimonio in buona fede?
Il matrimonio putativo produce gli stessi effetti di un matrimonio valido nei confronti dei figli, sia che siano nati durante il matrimonio, sia che siano nati prima e riconosciuti prima della sentenza di invalidità.
Anche se celebrato in malafede, il matrimonio ha gli stessi effetti di un matrimonio valido sui figli, a meno che l'invalidità derivi da bigamia o incesto, nel qual caso i figli assumono lo stato di figli naturali riconosciuti, se il riconoscimento è consentito.
Se solo uno dei coniugi ha celebrato il matrimonio in buona fede, gli effetti del matrimonio putativo si applicano solo a suo favore e riguardo ai suoi figli, e può avere diritto a un assegno periodico per alimenti se non ha redditi adeguati e non si è risposato.