Concetti Chiave
- La Costituzione italiana riconosce e consolida sia i diritti che i doveri dei cittadini, come il diritto al lavoro e alla salute.
- L'articolo 4 della Costituzione evidenzia un doppio aspetto del lavoro: diritto e dovere al lavoro per il progresso della società.
- Il dovere di lavorare è inteso come un'attività utile, con riferimento alle proprie possibilità e scelte personali.
- Questo dovere può legittimare norme che richiedono attività socialmente utili per ricevere benefici come assegni di disoccupazione.
- L'articolo 30.1 sancisce il dovere e diritto dei genitori di mantenere, istruire ed educare i figli, sottolineando l'importanza del dovere.
Doveri sanciti dalla parte prima della Costituzione italiana
La prima parte della Costituzione italiana riconosce i diritti e, allo stesso tempo, consolida i doveri dei cittadini. Questi ultimi sono numerosi: diritto al lavoro; alla salute; alla solidarietà sociale, ecc.
La costituzione italiana sdoppia l’esigenza occupazionale in due facce della stessa medaglia: l’articolo 4 riconosce il diritto al lavoro e, allo stesso tempo, consolida e dispone il dovere al lavoro.
Infatti, se il primo comma dell’art.
4 parla di diritto al lavoro che viene riconosciuto a tutti i cittadini con un preciso mandato a promuoverne l’effettività, il secondo comma afferma il dovere di ciascun cittadino di «svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società», cioè molto semplicemente fare qualcosa di utile. La valenza esortativa della formula è evidente, e infatti si è discusso se si tratti di un dovere morale oppure di un dovere anche giuridico. Inoltre c’è il riferimento alle «proprie possibilità» e alla «propria scelta». Resta che la disposizione potrebbe, per esempio, rendere costituzionalmente legittima una norma di legge che subordinasse la corresponsione di un assegno di inserimento nel mondo del lavoro o un assegno di disoccupazione allo svolgimento, appunto, di compiti che il legislatore consideri socialmente utili, ovvero al non rifiuto di un lavoro che venga concretamente offerto.Passando ai doveri che si ritrovano nella parte prima della Costituzione, l’art. 30.1 afferma il dovere (e diritto) dei genitori di mantenere, istruire ed educare i propri figli (indipendentemente se siano nati all’interno o al di fuori del matrimonio: specificazione oggi del tutto superata, ma che alla fine degli anni Quaranta del secolo scorso aveva ancora un significato pregnante). Anche in questo caso l’endiadi è diritto-dovere, con la differenza che il costituente ha ritenuto di premettere il dovere al diritto.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato dell'articolo 4 della Costituzione italiana riguardo al lavoro?
- Come viene interpretato il dovere di lavorare secondo l'articolo 4?
- Quali sono i doveri dei genitori secondo l'articolo 30.1 della Costituzione italiana?
L'articolo 4 riconosce il diritto al lavoro per tutti i cittadini e stabilisce il dovere di svolgere un'attività utile al progresso della società, secondo le proprie possibilità e scelte.
Il dovere di lavorare è visto come un obbligo morale e potenzialmente giuridico, che potrebbe legittimare norme che richiedono attività socialmente utili per ricevere benefici come assegni di disoccupazione.
L'articolo 30.1 stabilisce il dovere e il diritto dei genitori di mantenere, istruire ed educare i propri figli, indipendentemente dal loro stato civile.